Il viaggio di Hillary Clinton in Asia

Nel corso del suo viaggio in diversi paesi asiatici, Hillary Clinton è arrivata ieri in Laos, il primo segretario di Stato degli Stati Uniti a visitare il paese in 57 anni. Lo scopo del viaggio è in primo luogo un gesto distensivo tra i due paesi, con il Laos che soffre ancora per le conseguenze devastanti della guerra del Vietnam: la popolazione fa ancora i conti con gli effetti del defogliante Agent Orange, usato a tonnellate dalle forze armate USA per individuare i combattenti comunisti nelle aree al confine con il Vietnam. Gli Stati Uniti, da parte loro, spingono per avere più libertà di ricerca dei corpi dei morti americani nella guerra.

Il secondo importante tema di discussione è stato un controverso progetto del governo del Laos per la costruzione di una diga sul fiume Mekong. Secondo alcuni governi dei paesi vicini e gruppi ambientalisti, la diga danneggerà pesantemente l’economia e le condizioni di vita nel bacino del fiume, in cui vivono circa 60 milioni di persone.

La visita in Laos, una repubblica socialista e monopartitica di 6,5 milioni di abitanti, è arrivata dopo che due viaggi precedenti del segretario di Stato erano stati cancellati nell’ultimo anno e mezzo per resistenze del governo locale. Il precedente segretario di Stato a visitare il Laos era stato John Foster Dulles, che ci andò nel 1955, quando il paese era ancora una monarchia.

La visita fa parte del viaggio che Hillary Clinton sta conducendo in Asia. Dopo una tappa europea il 6 luglio a Parigi, per partecipazione a una riunione di nazioni arabe e occidentali, il cosiddetto gruppo “Amici della Siria”, il viaggio è continuato con una riunione sulla situazione in Afghanistan che si è svolta a Tokyo, e quindi con tappe in Mongolia, Vietnam e Cambogia. Il 14 luglio, inoltre, Clinton sarà in Egitto per parlare con il nuovo presidente del paese, prima di una breve visita in Israele.