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  • Venerdì 4 maggio 2012

Il Cinco de Mayo alla Casa Bianca

Le foto della festa dell'orgoglio messicano, durante la quale Obama ha fatto promesse approfittando dei problemi di Romney con gli ispanici

Members of Ballet Folklorico Mexicano de Georgetown walk along the colonnade as they arrive to perform before President Barack Obama speaks at a celebration of Cinco de Mayo in the Rose Garden of the White House in Washington, Thursday, May 3, 2012. (AP Photo/Carolyn Kaster)
Members of Ballet Folklorico Mexicano de Georgetown walk along the colonnade as they arrive to perform before President Barack Obama speaks at a celebration of Cinco de Mayo in the Rose Garden of the White House in Washington, Thursday, May 3, 2012. (AP Photo/Carolyn Kaster)

Giovedì alla Casa Bianca si è tenuta una festa per il Cinco de Mayo, la giornata dedicata ogni anno ai messicani e alla loro cultura. La festa ricorda la vittoria dell’esercito messicano contro le truppe di occupazione francese, avvenuta il 5 maggio del 1862 a Puebla, e naturalmente si celebra anche in Messico.

Durante la cerimonia il presidente americano Barack Obama ha tenuto un discorso in cui ha spiegato che «anche se è soltanto il tre maggio, da queste parti vogliamo iniziare presto la fiesta». Obama ha detto che se verrà rieletto si impegnerà a riformare le politiche di immigrazione e in particolare a far approvare il cosiddetto DREAM Act, il disegno di legge che prevede la possibilità di avere la cittadinanza americana per gli immigrati clandestini arrivati negli Stati Uniti da bambini, a patto che abbiano la fedina penale pulita, che prestino servizio nell’esercito o che abbiano conseguito un diploma. «Non c’è altro da fare», ha detto Obama, «voglio firmare il DREAM Act e convertirlo in legge. Ho già le penne pronte», ha scherzato.

Obama ha parlato soprattutto agli elettori latinoamericani, una grossa fetta dell’elettorato americano che secondo gli analisti sarà fondamentale nelle prossime elezioni. Mitt Romney, il candidato dei repubblicani alle elezioni, ha invece detto che porrà il veto alla legge nel caso venisse approvata dal Congresso. E non ha ancora aperto una sezione del suo sito in spagnolo, cosa piuttosto strana a questo punto della campagna, né dato interviste significative alle testate giornalistiche in spagnolo, come notato qualche giorno fa da Buzzfeed.