Durante i mondiali di calcio del 1974, nella gara tra Italia e Haiti, l'attaccante della Lazio Giorgio Chinaglia venne sostituito dall'allenatore Ferruccio Valcareggi con Pietro Anastasi. L'attaccante della Lazio mandò a quel paese il suo allenatore in diretta mondiale, rientrò negli spogliatoi e secondo le testimonianze spaccò tutte le bottiglie che ci trovò. (La Presse)
Prima del caso Rossi-Ljajic di ieri sera, c'era un unico precedente in Italia di uno schiaffo dato da un allenatore a un suo calciatore durante una partita. Successe nel campionato 1983-84, durante la partita Pescara-Como. Tom Rosati, allenatore del Pescara, diede un paio di ceffoni al suo attaccante Vittorio Cozzella, che litigava in campo con altri calciatori. Cozzella disse che quella reazione del suo allenatore servì a farlo crescere.
Ai mondiali di calcio del 1994, durante la partita dell'Italia contro la Norvegia, Arrigo Sacchi tolse il fuoriclasse Roberto Baggio durante il primo tempo a causa dell'espulsione del portiere Gianluca Pagliuca. Baggio, incredulo, si diresse verso gli spogliatoi ma prima chiamò "matto" Sacchi in diretta mondiale. Baggio non subì alcuna sanzione e anzi risulterà poi il calciatore decisivo per la nazionale italiana durante la competizione.
Durante la partita con il Napoli, decisiva per lo scudetto poi vinto quell'anno dalla Roma, l'allenatore Fabio Capello chiamò Vincenzo Montella per farlo entrare. Lui cominciò a imprecare contro di lui e a offenderlo. Poi gli scagliò contro una bottiglia di plastica. Capello reagì, ma solo a parole. (MARCO ROSI / LAPRESSE)
Durante l'intervallo di una partita di FA Cup contro l'Arsenal, il tecnico del Manchester United sir Alex Ferguson, nervoso e frustrato per come stava giocando la sua squadra, diede un calcio a uno scarpino colpendo in faccia David Beckham, appena sotto l'occhio. L'episodio incrinò i rapporti già difficili tra i due e pochi mesi dopo Beckham lasciò il Manchester United. (PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images)
Quando erano alla Roma, l'allenatore Fabio Capello e il giocatore Antonio Cassano hanno attraversato molti alti e bassi. Il 9 gennaio 2004, dopo l'ennesimo litigio, Cassano lasciò l'allenamento e Capello gli disse "solo i conigli scappano". (ELIO CASTORIA / LAPRESSE)
Durante la partita contro la Reggina, l'allenatore della Roma Fabio Capello chiese a Christian Panucci, che era in panchina, di scaldarsi per prepararsi a entrare in campo. Panucci si rifiutò e rimase seduto in panchina. Panucci avrebbe fatto lo stesso qualche anno dopo con un altro allenatore della Roma, Luciano Spalletti. (ELIO CASTORIA / LAPRESSE)
Al termine di un derby tra Milan e Inter della stagione 2006-2007, il centrocampista francese dell'Inter Patrick Vieira si scagliò violentemente contro il suo allenatore, Roberto Mancini, ma soprattutto contro il vice di quest'ultimo, Sinisa Mihajlovic, prendendolo a spintoni davanti a tutto lo stadio. Vieira gli rimproverava il fatto di non averlo sostituito nel corso del secondo tempo, nonostante avesse chiesto più volte di uscire. Al suo posto, nell'ultima sostituzione disponibile, uscì Zlatan Ibrahimovic. (Valerio Pennicino/Getty Images)
Stando a quanto racconta nella sua recente autobiografia, Zlatan Ibrahimovic ebbe un duro diverbio con il suo allenatore al Barcellona, Josep Guardiola, dopo la semifinale di Champions League persa il 20 aprile 2010 contro l'Inter di José Mourinho. Negli spogliatoi, Ibrahimovic avrebbe detto a Guardiola: ”Sei senza coglioni. Ti caghi addosso davanti a Mourinho! Vaffanculo!”. I due sarebbero quasi venuti alle mani, senza l'intervento dei compagni. Altri giocatori del Barcellona hanno confermato che Ibrahimovic e Guardiola hanno avuto almeno uno scontro verbale molto forte. Pochi mesi dopo Ibrahimovic ha lasciato il Barcellona per andare a giocare nel Milan. (LLUIS GENE/AFP/Getty Images)
Durante i mondiali di calcio in Sudafrica nel 2010, la nazionale francese si ribellò contro il suo allenatore, Raymond Domenech, perché non lo riteneva all'altezza e un giorno addirittura non si allenò per protesta. In precedenza, il capitano Patrice Evra aveva avuto una violenta lite con il preparatore atletico Robert Duverne. La Francia è uscita da quel mondiale al primo turno e Domenech ha abbandonato la guida della nazionale pochi giorni dopo. (PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images)
Durante il primo tempo della partita tra Roma e Inter, il difensore rumeno Christian Chivu si ribellò contro l'allenatore spagnolo Rafael Benítez, lamentandosi di essere stato lasciato troppo solo sulla sua fascia dai suoi compagni. "Me ne vado", urlò Chivu, che rimase comunque in campo fino alla fine della partita. Pochi mesi dopo Benítez, che non era molto amato dai giocatori, è stato esonerato per alcune divergenze con il presidente Moratti. (KARIM SAHIB/AFP/Getty Images)
Al 31esimo del primo tempo di un’amichevole del Manchester City contro i Los Angeles Galaxy, Balotelli si trovò solo davanti al portiere, ma invece di segnare provò un inutile colpo di tacco – buttando fuori il pallone. Il gesto, come già successo altre volte con Balotelli, fece infuriare tutta la squadra del Manchester City e anche i tifosi dei Galaxy. Mancini decise di sostituire Balotelli immediatamente, il giocatore imprecò contro di lui uscendo dal campo. (GRAHAM STUART/AFP/Getty Images)
Lo scorso agosto, dopo una partita contro il Southampton, l'allenatore italiano dello Swindon Paolo Di Canio ebbe un diverbio molto acceso con un suo giocatore, Leon Clarke, per alcune incomprensioni sul campo di gioco. Di Canio prese Clarke per il braccio, poi per il collo. Il giocatore tentò di divincolarsi e da lì nacque una vera e propria rissa, che continuò poi anche negli spogliatoi.
Durante una partita di Champions League contro il Bayern Monaco, l'attaccante Carlos Tévez del Manchester City si rifiutò di scaldarsi ed entrare in campo nonostante l'insistenza del suo allenatore Roberto Mancini e del suo staff. Mancini lo ha messo immediatamente fuori rosa, dicendo che Tévez non avrebbe mai più giocato con il Manchester City. Qualche settimana fa, però, dopo essersi scusato, Tévez è tornato in campo. (Julian Finney/Getty Images)
Durante il primo tempo della partita contro il Novara, l'allenatore della Fiorentina Delio Rossi ha deciso di sostituire il giovane attaccante serbo Adem Ljajic, che all'uscita dal campo lo ha applaudito sarcasticamente. Rossi, infuriato, si è scagliato contro Ljajic, aggredendolo. Rossi è stato esonerato dalla Fiorentina e squalificato per tre mesi. Ljajic è stato sospeso dalla società. (Riccardo Sanesi - LaPresse)