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I luoghi della dittatura argentina, oggi
Interno del ex centro di detenzione clandestino Olimpo, a Buenos Aires. (Foto di Erica Canepa)
Interno del ex centro di detenzione clandestino Olimpo, a Buenos Aires. (Foto di Erica Canepa)
Camera della tortura dell'ex centro di detenzione clandestino Virrey Cevallos, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Dettaglio dell'interno di un ex centro di detenzione clandestino a Buenos Aires. (Foto di Erica Canepa)
Munú Actis Goretta, ex detenuta nel Centro di detenzione clandestino ESMA, a Buenos Aires.(Foto di Erica Canepa)
La sala ufficiali dell'ex centro di detenzione clandestino Virrey Cevallos, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Dettaglio di un pavimento dell'ex centro di detenzione clandestino Virrey Cevallos a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
La camera della torture dell'ex centro di detenzione clandestino Olimpo, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Segni lasciati dai prigionieri sui muri dell'ex centro di detenzione e tortura ESMA, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Osvaldo López, ex detenuto del centro clandestino di detenzione e tortura Virrey Cevallos, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio a Cordoba, Argentina.
(Foto di Erica Canepa)
L'infermeria dell'ex campo clandestino di detenzione, tortura e sterminio Olimpo, a Buenos Aires. Infirmary.
(Foto di Erica Canepa)
La porta di una stanza per la tortura nell'ex centro clandestino di detenzione Olimpo, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Dormitorio dell'ex centro di detenzione, tortura e sterminio ESMA, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Spazio usato dai servizi segreti all'interno dell'ex campo clandestino di detenzione e tortura ESMA, a Buenos Aires.
(Foto di Erica Canepa)
Segni lasciati nel ex centro di detenzione e tortura D2 di Cordoba, in Argentina, dalla pratica di tortura denominata "submarino", basata sulla simulazione della annegamento nelle feci. (Foto di Erica Canepa)
Camera di tortura dell'ex centro clandestino Automotores Orletti, a Buenos Aires. (Foto di Erica Canepa)