• Italia
  • Domenica 12 febbraio 2012

Il processo Mills è praticamente finito

Una mossa degli avvocati difensori di Berlusconi rende la prescrizione certa, entro la fine del mese, spiega Luigi Ferrarella sul Corriere

Lapresse
11-04-2011
Cronaca
Processo Mediaset Silvio Berlusconi si presenta in aula
Nella foto I sostenitori di Silvio Berlusconi fuori dal tribunale di Milano

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Processo Mediaset Silvio Berlusconi si presenta in aula
Nella foto I sostenitori di Silvio Berlusconi fuori dal tribunale di Milano

Il processo sulla presunta corruzione da parte di Silvio Berlusconi dell’avvocato inglese David Mills è praticamente concluso, spiega oggi Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera.

Spiaggiato sui fondali del Palazzo di giustizia come una mesta nave Concordia giudiziaria, anche sabato il processo Berlusconi-Mills si inclina di quell’impercettibile ulteriore manciata di centimetri procedurali che lo fa inabissare nella prescrizione ormai certa anche prima della sentenza di primo grado.

LA FINE – Magari la spina verrà formalmentestaccata solo dopo il 25 febbraio, quando i giudici hanno fissato la prima udienza utile all’esito della decisione che il 18 febbraio la Corte d’appello prenderà sulla loro ricusazione chiesta dall’ex premier. Ma, di fatto, l’elettroencefalogramma del processo – che computi realistici (non quelli ottimistici del pm sulla primavera né quelli striminziti della difesa sull’8 gennaio scorso) indicano prescritto tra oggi e il 18 febbraio – è piatto da ieri sera: da quando l’udienza si esaurisce con il pm che rimanda la fine della requisitoria a mercoledì, e i difensori che meditano quel giorno di dismettere il mandato difensivo prima delle arringhe. E così costringere il Tribunale a nominare all’ex premier un avvocato d’ufficio che, nulla sapendo, ovviamente chiederà termini a difesa: «Valuteremo con il nostro assistito se abbia senso la permanenza dei difensori in questo processo», anticipano i parlamentari Ghedini e Longo, mentre nove loro colleghi del Pdl dettano comunicati di fuoco contro i «giudici non imparziali».

(continua a leggere sul sito del Corriere)

foto: Lapresse