Il caso Formigoni

È quello dei suoi video, "il più straordinario caso di auto-degradazione mediatica messo in scena da un politico" scrive Doppiozero (tacendo delle camicie)

Sulla rivista online Doppiozero, Bertram Niessen commenta una antologia video del governatore della Lombardia Roberto Formigoni, articolando un’incredulità che regna in rete da mesi, da quando la vanità autocompiaciuta di Formigoni ha cominciato a manifestare segni di squilibrio insuperabile.

Il video che sta sotto queste righe è un prodotto mediale peculiare. La prima volta che l’ho visto ho pensato che si trattasse di un falso, uno dei tanti remix non ufficiali ai quali normalmente non si dedica attenzione. Ci sono ritornato sopra qualche giorno dopo mentre cercavo materiale sugli strafalcioni di comunicazione politica del centro-destra attraverso i nuovi media, e mi sono reso conto che si trovava sull’account originale. Quello che vedete qua sotto non è un falso. È stato veramente realizzato dai collaboratori del Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
In una faticosissima serie di scenette mute, il nostro mima la sua presenza sul web 2.0. Passeggia avanti e indietro per tempi irragionevolmente lunghi, con il sottofondo di un groove incalzante ed urla da stadio. Tira di scherma nel vuoto. Genera dalle mani cubotti con i loghi dei vari social network. Balla, indossando cuffie da Dj, all’ipotetico ritmo di suonerie scaricabili. Mostra di saper usare smartphone ed I-Pad. È supportato da un gruppo di bravi ragazzi dalla faccia pulita, con i quali per ben un minuto e quaranta secondi compone i loghi delle varie piattaforme, utilizzando cubi giganti con le lettere. T … W … I … T … T … E … Cosa verrà dopo?

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