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Oltre ai soldati, la Corea del Nord sta mandando in Russia anche migliaia di lavoratori

Ma non è una proposta seria: la celebre prigione, chiusa dal 1963, è oggi un museo e andrebbe abbattuta e ricostruita 

Trump ha detto che vuole riaprire Alcatraz

George Simion è stato il più votato al primo turno delle elezioni presidenziali: andrà al ballottaggio insieme al sindaco di Bucarest, Nicușor Dan

In Romania è andato bene il candidato dell’estrema destra

Riguarda i due uomini accusati di aver abbattuto nel 2023 l’albero più famoso d’Inghilterra

Nel Regno Unito il processo sul Sycamore Gap Tree è molto, molto seguito

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C’è un altro leader europeo che “sussurra” a Donald Trump

Oseja de Sajambre ha sviluppato un sistema di emergenza che le permette di ricevere corrente anche in caso di problemi con la rete nazionale

Il piccolo comune spagnolo dove il blackout non c’è stato

Si chiamerà Starbase e ci abiteranno quasi solo i dipendenti della società spaziale di Elon Musk

SpaceX avrà una sua città in Texas

In Israele: i voli e il traffico stradale e ferroviario sono stati bloccati per circa un'ora, ci sono alcuni feriti non gravi

Un missile lanciato dagli Houthi ha colpito un’area vicina all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv

È stato firmato questa settimana, dopo mesi di negoziati: è un po' più favorevole all'Ucraina rispetto alle bozze passate, ma manca una cosa fondamentale

Chi guadagna cosa dall’accordo tra Stati Uniti e Ucraina sulle risorse minerarie

Non più di tanto, scrive il New York Times: trasportano molti batteri, ma non più di quelli che si trovano su altri oggetti con cui entriamo in contatto ogni giorno

È importante togliersi le scarpe in casa?

Chi fa le leggi? E chi giudica i cittadini? E che cosa dicono i Patti Lateranensi? Una guida per capire come vanno le cose in una monarchia assoluta elettiva

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Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati

Perché ci mettiamo le dita nel naso?

<p><strong>Aggiornamento, 17:20</strong> &#8211; A Tripoli i combattimenti sono continuati per tutta la giornata di oggi, principalmente nella zona del complesso di Gheddafi a Bab al-Azizya e intorno all&#8217;hotel Rixos, dal quale sono <a href="https://www.ilpost.it/2011/08/24/giornalisti-rixos-tripoli-libia/">riusciti a fuggire</a> oggi pomeriggio diversi giornalisti che vi erano rinchiusi da cinque giorni. Altri combattimenti sono in corso nella zona dell&#8217;aeroporto. Il Consiglio Nazionale di Transizione, il governo provvisorio dei ribelli, <a href="http://www.reuters.com/article/2011/08/24/us-libya-gaddafi-amnesty-idUSTRE77N3PP20110824">ha annunciato</a> in una conferenza stampa che è disposto a offrire un&#8217;amnistia a chiunque tra gli uomini vicini a Gheddafi lo ucciderà o aiuterà a consegnarlo vivo. Secondo i ribelli, Muammar Gheddafi si trova ancora nascosto in qualche zona della città di Tripoli. Il Pentagono ha confermato nel pomeriggio che anche secondo le informazioni in suo possesso Gheddafi si trova ancora in Libia.</p>
<p>Quanto alla situazione nel resto della Libia, un comandante militare dei ribelli ha annunciato oggi che i ribelli hanno il controllo del 95% del territorio nazionale. Le zone intorno alle città di Sirte, a metà della costa mediterranea, e di Sabha, nella Libia centrale, sono sicuramente ancora in mano alle forze fedeli al colonnello. Sul fronte diplomatico, rappresentanti diplomatici del Consiglio Nazionale di Transizione libico si trovano in Qatar per avviare colloqui con i paesi arabi per la ricostruzione del paese, che secondo quanto annunciato oggi dallo stesso CNT potrebbe costare 2,5 miliardi di dollari. Per i prossimi giorni sono attesi colloqui anche con i maggiori paesi europei, a partire dalla Francia.</p>
<p style="text-align: center">&#8212; &#8212; &#8212;</p>
<p>Nella notte Muammar Gheddafi ha fatto sentire la sua voce con un messaggio trasmesso da un&#8217;emittente locale dopo che <a href="https://www.ilpost.it/2011/08/23/la-battaglia-per-tripoli-liveblogging/">ieri</a>, nel tardo pomeriggio, i ribelli libici sono riusciti a penetrare all’interno del suo complesso di Bab al-Azizya a Tripoli. Gheddafi nel suo messaggio ha invitato gli abitanti a “ripulire” Tripoli e a tenere fede alla loro promessa di “combattere fino alla morte o alla vittoria”.</p>
<p>«Sono uscito in incognito durante la notte e ho camminato per le vie della capitale: mi sono reso conto che la città non è in pericolo. La scelta di abbandonare il bunker di Bab al-Azizya è una mossa strategica dopo che un bombardamento della NATO l&#8217;ha ridotto in macerie. Se gli attacchi continuano, trasformerò la Libia in una trappola mortale» ha poi spiegato il leader libico. Moussa Ibrahim, uno dei portavoce di Gheddafi, ha dichiarato che la battaglia per Tripoli andrà avanti e le truppe lealiste hanno la forza di continuare a combattere non solo per mesi, ma per anni. Dichiarazioni propagandistiche cui credono ormai in pochi, considerati i successi ottenuti dai ribelli negli ultimi giorni che sembrano avvicinare la fine del regime.</p>

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<p><a href="http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/08/2011824688335330.html">AlJazeera</a> riporta le parole di Mustafa Abdel-Jalil, ex- ministro del governo di Gheddafi fino all’inizio delle rivolte nel febbraio scorso e ora a capo del Consiglio Nazionale di Transizione: «È troppo presto per dire che la guerra è finita. Questo non succederà fino a che Gheddafi e suo figlio non verranno catturati». Ma a Bab al-Azizya, il centro delle forze governative che comprende bunker, gallerie sotterranee e arsenali, non c&#8217;è nessuna traccia del colonnello. I ribelli hanno ucciso i militari che presidiavano il complesso e portato via fucili, munizioni, camion e tutto quel che si poteva trasportare. «Stiamo cercando Gheddafi ora, lo dobbiamo trovare» dicono. Abdel-Aziz Shafiya, uno dei ribelli libici, ha detto che si crede che il colonnello sia nascosto in un bunker sotterraneo.</p>
<p>Il <em><a href="http://www.guardian.co.uk/world/2011/aug/24/gaddafi-vows-martyrdom-victory-tripoli">Guardian</a></em> riporta la testimonianza dei leader della rivolta: le persone uccise nei combattimenti di questi giorni sarebbero 400, mentre si parla di circa 2000 feriti. Durante la notte le forze pro-Gheddafi hanno lanciato dei missili su Misurata da Sirte, città natale del rais ancora in mano alle truppe lealiste. Questa mattina a Tripoli la situazione sembra più tranquilla, ma ci sono ancora delle zone della capitale presidiate dai militari fedeli al colonnello, come il <a href="https://www.ilpost.it/2011/08/22/i-giornalisti-intrappolati-allhotel-rixos/">Rixos hotel</a>, dove 35 giornalisti stranieri sono ancora prigionieri delle truppe di Gheddafi.</p>
<p>&nbsp;</p>

Mondo

Bab al-Azizya

bengasi

guera in libia

libia

Moussa Ibrahim

muammar gheddafi

ribelli libici

tripoli

tripoli2

<p>Un combattente ribelle mette i resti di bandiere libiche verdi, simbolo del governo di Gheddafi, nel mezzo di una delle strade di accesso a Tripoli.<br />
(AP Photo/Francois Mori)</p>


Libia

<p>Un combattente ribelle in cima a una statua spara in aria durante i festeggiamenti per la presa del complesso di Gheddafi nella zona di Bab al-Aziziya, a Tripoli. Sopra di lui, le scritte in arabo recitano "Dio è grande" e "La Rivoluzione del 17 febbraio, la Libia è libera".<br />
(AP Photo/Francois Mori)</p>


<p>Ribelli libici si fanno foto ricordo all'interno della tenda in cui Muammar Gheddafi era solito ricevere i diplomatici stranieri all'interno del complesso di Gheddafi nella zona di Bab al-Aziziya, Tripoli.<br />
(PATRICK BAZ/AFP/Getty Images)</p>


<p>Un ribelle libico spara in aria per celebrare la vittoria nella Piazza Verde di Tripoli, da poco rinominata Piazza del Martire.<br />
(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)</p>


<p>Un combattente ribelle spara con il suo Kalashnikov all'interno del complesso di Muammar Geddhafi nella zona di Bab al-Aziziya, Tripoli.<br />
(AP Photo/Francois Mori)</p>


<p>Un ribelle libico nel complesso Bab al-Azizya di Muammar Gheddafi a Tripoli, 23 agosto 2011. (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Il quartier generale di Muammar Gheddafi incendiato dai ribelli, 23 agosto 2011. (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Piazza dei Martiri - la vecchia Piazza verde - a Tripoli, 23 agosto 2011. (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)</p>


<p>Ribelli nel complesso di Bab Al-Aziziya a Tripoli, il quartier generale di Gheddafi, 23 agosto 2011. (AP Photo/Sergey Ponomarev)</p>


<p>Piazza dei Martiri a Tripoli, 23 agosto 2011. (MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)</p>


<p>Bengasi, 23 agosto 2011. (GIANLUIGI GUERCIA/AFP/Getty Images)</p>


<p>Ribelli con le loro macchine all'interno del complesso Bab Al-Aziziya a Tripoli, il quartier generale di Gheddafi, 23 agosto 2011. (AP Photo/Sergey Ponomarev)</p>


<p>Un ribelle rompe il vetro di un edificio nel complesso di Bab Al-Aziziya a Tripoli, il quartier generale di Gheddafi, 23 agosto 2011. (AP Photo/Sergey Ponomarev)</p>


<p>Bengasi, 23 agosto 2011. (AP Photo/Alexandre Meneghini)</p>


A Tripoli si continua a combattere, Gheddafi non si trova e i ribelli pensano già alla ricostruzione

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