Il ministro della Giustizia e la Polinesia

Il Corriere della Sera riferisce sabato dell’irritazione del nuovo ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma per le polemiche che sarebbero state sollevate intorno a una sua vacanza.

Il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma si sente tirato per la giacca per questa vicenda delle sue vacanze di un mese in Polinesia. «Ma quale mese, sono due settimane! E non dico dove andrò non perché io mi debba vergognare. Ma per il semplice motivo che, se si conoscesse la meta, potrebbe esserci un problema di sicurezza» , aggiunge il Guardasigilli per sgomberare il campo da qualsiasi dubbio su quanto saranno effettivamente lunghe le vacanze. Da quando ha giurato davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come successore di Angelino Alfano sono passati pochi giorni. E certo il ministro non si aspettava di finire nel tritacarne mediatico per una vicenda che nulla ha a che vedere con la sua gestione del dicastero di via Arenula. «Questa vacanza l’ho prenotata a gennaio e, se proprio lo vuole sapere, per i biglietti aerei ho usato le Mille Miglia che avevo accumulato con i voli degli anni scorsi e che sono stati pagati con la mia carta di credito. Perché io uso sempre la carta di credito: lascia traccia di qualsiasi spesa. E io pago sempre tutto» . Andrà in Polinesia— dicono a via Arenula— anche se Nitto Palma non lo conferma. «Non sono né il ministro dell’Economia, né il ministro dell’Interno. Non capisco perché sia tanto indispensabile che io rimanga qui» , aggiunge. Ma anche su questo garantisce che, se sarà necessario, è pronto a tornare in anticipo: «Se devo rientrare, sono pronto a farlo in qualsiasi momento. Mi sono organizzato per farlo. E — sia chiaro— lo farò a mie spese: niente volo di Stato, pagherò con la mia carta di credito»