1 di 10
Un mese di disastri visti dal cielo
Il 27 aprile un tornado ha colpito l'area di Tuscaloosa, in Alabama. La tromba d'aria ha portato venti fino a 310 chilometri orari e ha distrutto numerose zone della città.
(foto NASA)
Il 27 aprile un tornado ha colpito l'area di Tuscaloosa, in Alabama. La tromba d'aria ha portato venti fino a 310 chilometri orari e ha distrutto numerose zone della città.
(foto NASA)
L'esondazione del fiume Mississippi tra Arkansas e Tennessee dello scorso 12 maggio, osservato dalla Stazione Spaziale Internazionale.
(foto NASA)
Il Mississippi nei giorni delle inondazioni dello scorso maggio. Al centro si notano le chiuse della Morganza Spillway, aperte per ridurre la portata del fiume e allagare aree scarsamente abitate, evitando esondazioni più gravi lungo le città con maggiori abitanti.
(foto NASA)
Una tempesta di sabbia sul Mar Rosso, tra il Sudan e l'Arabia Saudita il 26 maggio.
(foto NASA)
Gli incendi nelle province di Irkutsk, a est, e nei territori di Krasnoyarsk a ovest. Negli ultimi giorni si sono formati 92 grandi incendi.
(foto NASA)
I venti e la forte siccità di questi giorni hanno causato la formazione di un grande incendio nella parte orientale dell'Arizona, al confine con il Nuovo Messico. Il Wallow Fire ha bruciato fino a oggi 93mila ettari e causato lo sfollamento di quasi tremila persone nella zona.
(foto NASA)
Il 4 giugno l'apertura di una fenditura nel complesso vulcanico Puyehue-Cordon Caulle in Cile ha fatto sprigionare una densa colonna di fumo che si è estesa per circa 14 chilometri.
(foto NASA)
La striscia marrone chiaro che taglia orizzontalmente a metà la foto è l'area in cui è passato un tornado che lo scorso primo giugno ha colpito il Massachusetts occidentale. La tromba d'aria ha causato seri danni lungo 63 chilometri.
(foto NASA)
Il 4 giugno l'apertura di una fenditura nel complesso vulcanico Puyehue-Cordon Caulle in Cile ha fatto sprigionare una densa colonna di fumo che si è estesa per circa 14 chilometri. Questa foto è stata scattata a due giorni dall'inizio dell'eruzione.
(foto NASA)
Quella a sinistra è la costa dell'Argentina lungo l'Oceano Atlantico e le striature che raggiungono le acque oceaniche sono nuvole di polveri che si formano in alcuni punti nell'entroterra.
(foto NASA)