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Cosa fu Srebrenica
Profughi di Srebrenica ammassati intorno alla base ONU dell'aeroporto di Tuzla, il 14 luglio 1995.
(AP Photo/Darko Bandic, File)
Profughi di Srebrenica ammassati intorno alla base ONU dell'aeroporto di Tuzla, il 14 luglio 1995.
(AP Photo/Darko Bandic, File)
Un medico legale bosniaco e alcuni collaboratori ispezionano i resti umani ritrovati in una fossa comune nel villaggio di Cerska, vicino alla città di Milici, 160 km a nordest di Sarajevo. Foto scattata a settembre 2010.
(AP Photo/Amel Emric)
Un addetto bosniaco ispeziona le tombe prima del funerale collettivo per le vittime del massacro di Srebrenica al memoriale di Potocari, a circa 120 km a nordest di Sarajevo. Luglio del 2010.
(AP Photo/Amel Emric)
In una scena del documentario "A Cry from the Grave" ("Un pianto dalla tomba") del regista Leslie Woodhead, presentato nel 1999, un musulmano bosniaco di nome Ramo Osmanovic grida per chiamare suo figlio, dopo la caduta di Srebrenica nel luglio 1995. L'immagine è tratta da un filmato girato da un soldato serbo ed è l'ultima che ritrae Osmanovic vivo.
(AP photo/IDFA/HO)
Uno dei quattro scheletri ritrovati nel 1996 alla sommità delle colline a est di Srebrenica.
(AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Un soldato serbo-bosniaco manovra una mitragliatrice nell'enclave di Srebrenica, domenica 16 luglio 1995.
(AP PHOTO/str)
Caschi blu olandesi seduti sopra un blindato mentre profughi musulmani provenienti da Srebrenica si radunano nel villaggio di Potocari, circa 5 km a nord. 13 luglio 1995.
(AP PHOTO/str)
12 luglio 1995: il generale Ratko Mladic (a sinistra) con il comandante olandese dei caschi blu dell'ONU, Tom Karremans (secondo da destra), nel villaggio di Potocari a circa 5 km da Srebrenica.
(AP Photo)
12 luglio 1995: alcuni dei circa 30.000 rifugiati musulmani provenienti da Srebrenica, sotto il controllo di soldati serbo-bosniaci (a sinistra) e dei caschi blu olandesi nel villaggio di Potocari.
(AP PHOTO/STR)
Un operaio bosniaco stende una protezione contro la pioggia sopra i resti umani ritrovati in una fossa comune nei pressi del villaggio di Budak, a poche centinaia di metri dal memoriale di Potocari vicino a Srebrenica. Luglio 2007.
(AP Photo/Amel Emric)
Immagine tratta da un video mostrato dall'accusa nel giugno 2005 durante il processo all'ex presidente serbo Slododan Milosevic al tribunale delle Nazioni Unite dell'Aja. Nell'immagine si vede l'ombra di un uomo, identificato come appartenente al corpo paramilitare serbo conosciuto come "gli scorpioni", che sovrasta alcuni civili bosniaci al suolo, provenienti da Srebrenica e portati sul monte Treskavica, vicino alla capitale serbo-bosniaca di Pale.
(AP Photo/APTN)
In un'immagine proiettata dall'accusa al processo di Milosevic, un uomo identificato come membro dell'unità paramilitare serba nota come "gli scorpioni" spara a un bosniaco musulmano portato sul monte Treskavica e proveniente da Srebrenica.
(AP Photo/APTN)
In un'immagine proiettata dall'accusa al processo di Milosevic, un uomo identificato come membro dell'unità paramilitare serba nota come "gli scorpioni" controlla alcuni prigionieri provenienti da Srebrenica.
(AP Photo/APTN)
I soldati ONU olandesi all'aeroporto di Belgrado dopo essere stati rilasciati dai militari serbo-bosniaci che li avevano catturati impossessandosi di Srebrenica (AP PHOTO / Srdjan ILIC)
Un casco blu pakistano accompagna un bambino evacuato da Srebrenica verso un camion diretto a Tuzla (AP PHOTO/Darko Bandic)
Profughi di Srebrenica sistemati in una scuola di Gracanica, a nord di Tuzla (AP Photo/Sasa Kralj)
Una donna passa vicino a un graffito che recita "Mladic all'Aja" in lingua serba e in caratteri latini a Belgrado, ottobre 2010.
(AP Photo/Marko Drobnjakovic)
Più di duemila persone allontanate da Srebrenica sui camion dell'ONU, il 29 marzo 1993, due anni prima della strage (AP Photo/Michel Euler)
Un membro della commissione ONU per i dispersi ispeziona una fossa comune vicino al villaggio di Sandici, dove sono stati trovati corpi di alcuni dei musulmani uccisi a Srebrenica (AP Photo/Amel Emric)
Il memoriale di Potocari con 600 bare di persone uccise nella strage di Srebrenica seppellite qui nel 2003 (AP Photo/Sava Radovanovic)