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Un giorno come un altro a Bengasi
Un venditore ambulante a Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un venditore ambulante a Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un gruppo di volontari pulisce una strada a Bengasi. Le uniformi hanno cucita la bandiera dei ribelli - usata in Libia prima dell'avvento di Gheddafi - e una scritta in arabo che significa "ricostruiamo il nostro paese, la Libia". (AP Photo/Nasser Nasser)
Una volontaria cucina il pranzo in un istituto di beneficenza a Bengasi, 30 aprile 2011. Nel centro vengono serviti circa 12mila pasti al giorno ai guerriglieri, agli uomini in addestramento, e alle forze di sicurezza della città. (AP Photo/Nasser Nasser)
Il disegno è di Leena al-Bishara, una bambina libica, e la scritta in arabo significa "Le preghiere per il funerale dei martiri". Leena l'ha disegnato durante un programma che prevede ogni giorno qualche ora di gioco, canto e disegno in una scuola pubblica di Bengasi, 26 aprile 2011. Le scuole sono state chiuse all'inizio della guerra civile a metà febbraio e molti genitori non hanno permesso ai loro bambini di giocare nelle strade per timore che venissero feriti durante gli scontri. Il programma è gestito da volontari e cerca di garantire ai bambini qualche ora di svago lontano dai pericoli del conflitto (AP Photo/Nasser Nasser)
Una volontaria durante una lezione di disegno per un gruppo di bambini. La lezione fa parte di un programma che prevede qualche ora di gioco, canto e disegno al giorno in una scuola pubblica di Bengasi, 26 aprile 2011. Le scuole sono state chiuse all'inizio della guerra civile a metà febbraio e molti genitori non hanno permesso ai loro bambini di giocare nelle strade per timore che venissero feriti durante gli scontri. Il programma è gestito da volontari e cerca di garantire ai bambini qualche ora di svago lontano dai pericoli del conflitto. (AP Photo/Nasser Nasser)
Una bambina rifugiata in un magazzino pieno d'acqua e beni di primo soccorso in un campo di evacuazione a Bengasi, 3 maggio 2011. (SAEED KHAN/AFP/Getty Images)
Bambini libici rifugiati giocano in un campo di evacuazione a Bengasi, 3 maggio 2011. (SAEED KHAN/AFP/Getty Images)
Cinque uomini armati appartenenti a una tribù libica scortano una manifestazione antigheddafi in segno di solidarietà ai ribelli, Bengasi, 3 maggio 2011. (SAEED KHAN/AFP/Getty Images)
Un vecchio in un mercato a Bengasi, 26 aprile 2011. (MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images)
Due parenti di Abdul-Gader Al-Faitori, un ribelle morto dopo essere stato ferito in uno scontro contro le truppe di Gheddafi, si abbracciano durante il suo funerale, 4 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Tre uomini si riposano sul lungomare di Bengasi dopo una manifestazione contro Gheddafi, 3 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Tre immigrati che riparano vestiti in una via di Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Persone in un incrocio a Bengasi dopo la preghiera, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un vigile urbano a Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un uomo della sicurezza di guardia in una moschea improvvisata durante la preghiera, Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un uomo si riposa su un lampione nel centro di Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un uomo posa per una foto insieme a un bambino con un fucile, mentre una bambina regge un cartello con scritto "Libia libera", Bengasi, 5 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Ragazzi sventolano le bandiere dei ribelli, impiegate prima dell'arrivo al potere di Gheddafi, e sparano in aria durante una manifestazione contro la dittatura, Bengasi, 5 maggi 2011. (AP Photo/Bernat Armangue)
Un muro pieno di manifesti e foto di persone scomparse o uccise dalle truppe di Gheddafi a Bengasi, 3 maggio 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
Un ragazzo cammina in una strada nel centro di Bengasi, 26 aprile 2011. (MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images)