Google, che cosa succede oggi?

Il motore di ricerca potrebbe presentare una nuova pagina dei risultati dinamica che cambia mentre fai le ricerche

Ieri le palline colorate, oggi il logo che si colora mentre inserisci le parole che vuoi cercare online. Negli ultimi due giorni Google ha sfoggiato un paio di nuovi doodle, la versione modificata del proprio logo, senza dare alcuna spiegazione ufficiale. Il primo consentiva di giocare con alcune palline colorate, che si riunivano poi per formare il nome del motore di ricerca, mentre il secondo – online da alcune ore – è grigio e si colora man mano che si inseriscono le lettere nel campo della ricerca della pagina principale di Google. Secondo le immancabili indiscrezioni online, i due doodle sarebbero un indizio delle novità che il motore di ricerca ha in serbo e che svelerà oggi nel corso di un evento speciale a San Francisco.

La novità più importante dovrebbe interessare proprio Google e potrebbe dunque cambiare il nostro modo di fare le ricerche online, ancora una volta. Gli sviluppatori della società avrebbero messo a punto un nuovo sistema per ottenere i risultati in tempo reale mentre si stanno inserendo i termini di ricerca. In pratica, inizi a scrivere la parola “Coldplay” e, prima di aver pigiato il tasto invio, Google fa comparire la pagina dei risultati con i link verso i siti che si occupano del gruppo musicale. A differenza dell’attuale pagina dei risultati, quella nuova dovrebbe essere dinamica e dunque in grado di cambiare man mano che si aggiungono nuovi dettagli. Così, se scrivi “Coldplay Viva la” il motore di ricerca aggiorna in automatico i risultati includendo ai primi posti i siti web che si occupano di “Viva la Vida”, la canzone dei Coldplay del 2008.

Secondo Mashable, le probabilità che oggi Google introduca le pagine dei risultati dinamiche sono molto alte. Nel mese di agosto, il sito di informazione online aveva segnalato una funzionalità simile ancora in fase di sperimentazione. Rob Ousbey, un blogger, aveva scoperto il nuovo sistema e aveva anche realizzato un breve filmato per mostrare il funzionamento della nuova possibile versione di Google.

Il logo di oggi che si colora progressivamente potrebbe rifarsi alla nuova funzionalità, che di fatto modifica l’aspetto stesso di Google in tempo reale mentre si sta compiendo una ricerca online. E su Twitter quelli di Google si sono anche divertiti a lasciare qualche altro indizio nelle ultime ore: «Il nostro doodle si sta preparando con i suoi colori più luminosi per qualcosa di davvero entusiasmante che arriverà presto».

Erich Schmidt, l’amministratore delegato di Google, è stato recentemente in Germania e nel corso di una conferenza ha spiegato la sua visione per il futuro del motore di ricerca, una visione che in un certo senso si avvicina alle novità che saranno probabilmente introdotte oggi:

«Il prossimo passo per la ricerca online è quello di renderla automatica. Quando cammino per la strada, voglio che il mio smartphone faccia ricerche in continuazione: lo sapevi? lo sapevi? lo sapevi? lo sapevi? Questo concetto di ricerca in forma autonoma – dirmi cioè cose che non sapevo ma che probabilmente possono interessarmi – sarà secondo me il prossimo grande passo in avanti delle ricerche online.»

Basandosi sulla propria posizione geografica, sulle proprie abitudini e sull’ora del giorno, Google potrebbe dunque suggerire un buon ristorante etnico in cui mangiare, un negozio di dischi conveniente o il cinema più vicino per vedere un film da poco uscito. Per arrivare a prevedere le richieste degli utenti, il motore di ricerca potrà sfruttare le informazioni che raccoglie ogni giorno su ciascuno di noi, sui nostri gusti e in un certo senso sulla nostra indole. Uno scenario che ribalta l’attuale concetto di ricerca, in cui siamo noi a dire a Google che cosa vogliamo trovare.

La novità prospettata da Schmidt non è comunque dietro l’angolo e difficilmente oggi sarà presentato qualcosa di simile. Le pagine dei risultati dinamiche, se confermate, saranno già un’innovazione molto importante che richiederà del tempo per essere pienamente accettata dagli utenti, abituati a una struttura delle pagine di Google che sostanzialmente è rimasta invariata per anni. Il nuovo corso potrebbe consentire a Google di aumentare anche gli introiti derivanti dagli annunci pubblicitari che compaiono contestualmente ai risultati delle ricerche. Poiché le pagine dei risultati si aggiornano nel corso della ricerca stessa, il motore di ricerca potrà mostrare un maggior numero di annunci per ogni singola ricerca.