«Mi fa orrore il mondo di Internet»

Linus medita di chiudere il suo blog dopo le contestazioni dei commentatori sulle scelte da direttore di Radio Deejay

Sono ormai diversi anni che Linus, deejay e direttore artistico di Radio Deejay dal 1996, manda avanti un blog vecchio stampo, un diario personale luogo di confronto con gli affezionatissimi fan. Col tono familiare con cui fa radio da ancora più anni, forte dell’affetto dei suoi ascoltatori. Ma il blog è diverso dalla radio, e gli spazi di risposta e confronto molto più vasti e anarchici: e negli ultimi giorni si è aperta una battaglia tra il deejay e i suoi commentatori, rei — secondo Linus — di criticare troppo ciecamente e aspramente le sue scelte da direttore, senza avere gli strumenti per comprenderle e valutarle.

La decisione che più di tutte ha fatto infuriare i commentatori è stata l’allontanamento (pacifico, almeno apparentemente) di Alessio Bertallot, uno dei dj storici della radio che passerà ora a Radiodue con il programma Raitunes. Seguita dalle scelte di spostare Platinissima Show, il programma di Platinette, dalla mattina alla sera e chiudere quello di Irene Lamedica. Sul suo blog Linus comunica sempre le proprie decisioni con sincerità, prendendosi le responsabilità del caso.

Un pensiero a due che ci lasciano dopo tanti anni, la dolce Irene e il tenebroso Alessio. Dico amici senza falsità e senza paura di essere smentito, perché così siamo sempre stati e così ci siamo lasciati. È però questo uno degli aspetti scomodi del mio lavoro, dover ogni tanto avere la freddezza e la lucidità di separare gli affetti dai percorsi professionali. Come ha già raccontato Alessio, la decisione è stata mia e non ho problemi ad assumermene la responsabilità, dopo quattordici anni di collaborazione ho ritenuto che i tempi fossero cambiati e fosse meglio per tutti tentare nuove strade.

Tra i commenti dei fan che confermavano la fiducia nelle scelte del direttore sono arrivate parecchie lamentele e critiche, tanto alla decisione quanto alla qualità della radio in generale.

Non so quali siano i motivi che ti hanno portato a prendere queste decisioni, ma da ascoltatore di radio deejay da quasi 20 anni, mi permetto di dissentire. vanno via due tra i migliori, e quelli nuovi non mi sembrano proprio all’altezza. la qualità sta scadendo. la programmazione di agosto è stata un disastro.

Ciao Linus… io vi ascolto praticamente da 15 anni circa… la mancanza di Alessio inciderà molto sul mio ascolto di Deejay, ormai non sono rimasti programmi in cui ascoltare musica… forse sarà questa la strada,ma ovviamente non mi trova d’accordo.

Salve Boss, non ho mai discusso le sue scelte ma stavolta due cose gliele voglio dire:
radio deejay in agosto è stata inascoltabile (scontata, ripetitiva, insomma brutta) inftto ho quasi subito cambiato canale.

Quest’ultima sfilza di commenti negativi deve essere stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso per Linus, che il giorno successivo ha pubblicato un post per spiegare quanto fosse amareggiato e infastidito dai suoi commentatori.

Quello di ieri era uno degli ultimi post vecchia maniera. Da quasi cinque anni ormai il meccanismo è questo, io scrivo una cosa, a volte anche esponendomi in maniera fin troppo sincera, qualcuno di voi la commenta, la maggior parte (due o tremila ogni giorno) semplicemente la legge. E’ stata una bella esperienza, molto faticosa. […] Ma adesso mi sono stancato, il blog deve essere per me un momento di serenità e non l’occasione per innescare discussioni antipatiche. Nessun direttore di giornale, radio o televisione si degna di spiegare nessuna delle sue scelte, anche perché quello che c’è veramente dietro di esse quasi sempre non si può dire. […] Sono stato sempre educato e rispettoso nello spiegare quello che potevo spiegare, adesso mi sono francamente rotto le palle. Da lunedì si cambia. Mi fa orrore il mondo di Internet e questo meccanismo perverso per cui chiunque dal buio della propria cameretta può sputare sentenze.

Seguono nuovi commenti di risposta, divisi tra sostenitori e detrattori, e un nuovo post di Linus, più amichevole ma non meno deluso per l’atmosfera che si è venuta a creare sul suo blog.

Volete sapere la verità? Sono un idiota. Sono un idiota ogni volta che penso sia possibile spiegare quello che nessun altro spiega mai. Sono un idiota a pensare che sia possibile liquidare in poche righe decisioni che sono invece figlie di mille riflessioni e situazioni. E sono soprattutto un idiota a pensare che chi legge sia in grado di capirlo. C’è ormai una perversione per la quale il pubblico non ha più il diritto di parola ma quasi il dovere di commento. Il dovere di accontentare il proprio ego esprimendo il proprio parere. […] Non sono arrabbiato, come ogni volta credete io sia, nessuno di voi ha scritto cose sbagliate o insultanti, assolutamente no. Sono solo deluso, quasi frustrato, dall’impossibilità di farsi capire. E’ come chiedere scusa a qualcuno per eccesso di zelo e sentirsi fare la ramanzina. D’ora in poi eviterò. Non so se continuerò con il blog, in questo momento ne ho pochissima voglia.

Oggi Linus sembra però essere andato incontro ai suoi fan, pubblicando un breve post per spiegare, tra le righe, la complessità del rapporto tra i commentatori e il tenutario di un blog, che ha dietro di sé una vita intera e privata, che non può fare da filtro per la comprensione delle sue decisioni e delle reazioni.

Racconto tutti i fatti miei ma quelli che contano veramente non li posso raccontare a nessuno. Faccio promesse che mantengo sempre e sparo minacce di cui mi dimentico all’istante. Passo le domeniche mattina correndo per le strade della bassa bergamasca in compagnia di un migliaio di disperati come me e il pomeriggio ascoltando tutto il disco di Fabri Fibra. Se ogni tanto vi sembra ci sia un po’ di confusione in questa misera testolina, beh, avete appena sfiorato la superficie.