805 milioni di sofficini

Unilever ha venduto Findus Italia a Birds Eye Iglo per 805 milioni di euro

La Findus è nata in Svezia all’inizio degli anni ’40 dalla Fruit Industries, ed è proprio dalle lettere del nome di quest’azienda che è nato il nome F-indus. Nel 1945 ha lanciato il primo prodotto surgelato in Svezia e da lì in poi il peso della società è salito, fino all’acquisto da parte della Nestlé nel 1962 e l’apertura di sezioni in Inghilterra e in Italia.

Nei giorni scorsi si è compiuto l’ennesimo passaggio di proprietà di Findus Italia, il terzo in questi dieci anni. Insieme all’azienda sono stati venduti tutti i suoi marchi che appaiono nei nostri freezer: 4 Salti in Padella, Sofficini, Capitan Findus e That’s Amore. Dopo mesi di trattative, Unilever, che possedeva la società di surgelati, ha raggiunto l’accordo con la società inglese Birds Eye Iglo (a sua volta di proprietà dell’operatore di private equity Permira) per la cifra di 805 milioni di euro.

Un prezzo decisamente alto, scrive oggi Repubblica, considerando che l’azienda ne fattura solo 462. Ma negli ultimi anni le offerte a Unilever per Findus sono state tante e l’azienda anglo-olandese ha sempre rifiutato attendendo quella giusta, arrivata da Birds Eye Iglo anche grazie ai finanziamenti delle banche Credit Suisse, Mediobanca, Nomura e Tamburi. Per Findus si tratta in realtà di un ritorno a un’azienda conosciuta: fino al 2006 Birds Eye Iglo è stata infatti di proprietà della stessa Unilever, che ha poi venduto a Permira.

Nell’accordo è previsto anche il passaggio a Birds Eye Iglo dello stabilimento di Cisterna di Latina, l’unico dell’azienda, dove lavorano quasi tutti i 650 lavoratori coinvolti nell’acquisto. Il sindacato ha chiesto una riunione immediata con entrambi le parti e il ministero dello Sviluppo Economico per cercare garanzie sia per gli operai di Latina sia per gli impiegati della sede di Roma. La Stampa riporta le parole dei sindacati.

«La nuova proprietà dovrà garantire la tutela dell’occupazione e confermare gli investimenti da destinare alle produzioni», ha affermato il segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli. Dalla Uila (Uil) è stato invece sottolineato come questo passaggio di proprietà «mette fine a una lunga fase di incertezza». «È molto importante – ha sottolineato il segretario nazionale Uila Giampiero Sambucini – che ad acquisire marchio e stabilimento sia un gruppo che non è solo finanziario, ma che ha anche attività industriali molto rilevanti, alle quali sicuramente lo stabilimento di Cisterna di Latina potrà contribuire anche più di quanto già oggi contribuisce»

Ora manca solo l’approvazione delle autorità antitrust europee e Unilever, che negli ultimi anni si è spostata dal settore alimentare verso zone di mercato più ampie, potrà chiudere l’accordo.

«Findus — ha dichiarato James Hill, presidente di Unilever Italia -— è il fulcro di un attrattivo e profittevole business dei surgelati e sono convinto che questo marchio prospererà con le risorse e la gestione mirata che la nuova proprietà saprà dedicargli. Con questo accordo Unilever si trova in una posizione più forte per focalizzarsi sulle altre categorie al di fuori dei surgelati e per ambire ad una crescita nel mercato italiano nel lungo termine».

Per l’azienda Birds Eye Iglo si tratta dell’ennesimo acquisto nel campo dell’industria dei prodotti surgelati, che domina in Europa con la presenza in più di dodici nazioni.