Perché molti si vestiranno di nero ai Golden Globe

Per manifestare in favore dell'equità di genere e contro le molestie sessuali, dopo il caso Weinstein e tutto quello che è seguito

(Kevin Winter/Getty Images)
(Kevin Winter/Getty Images)

Alla cerimonia di consegna dei Golden Globe, che si terrà domenica 7 gennaio, alcuni attrici e attori – non si sa ancora quanti – indosseranno abiti neri, per manifestare in favore dell’equità di genere e contro le molestie sessuali. L’iniziativa era stata decisa da alcune attrici, ma la stylist Ilaria Urbinati ha scritto su Instagram che i suoi clienti attori – tra gli altri Tom Hiddleston, Armie Hammer (di Chiamami col tuo nome), Garrett Hedlund (di Mudbound) e Dwayne Johnson, cioè The Rock – indosseranno a loro volta abiti neri, in solidarietà.

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Da qualche settimana le attrici hanno deciso di vestirsi di nero ai Golden Globe (Enterteinment Weekly parla almeno di Jessica Chastain, Meryl Streep e Emma Stone) per protestare contro le molestie sessuali, che a partire da ottobre una serie di articoli e indagini di New York TimesNew Yorker BuzzFeed hanno dimostrato essere molto diffuse nel mondo dello show business e di Hollywood, e hanno coinvolto tra gli altri il produttore Harvey Weinstein, gli attori Kevin Spacey e Dustin Hoffman, e il comico Louis CK. Nelle settimane che sono seguite alla pubblicazione dei primi articoli, molte attrici hanno condiviso le proprie esperienze di sessismo e di molestie, invitando le altre a fare lo stesso per cambiare il clima di ricatto sessuale diffuso in molti ambienti del mondo dello spettacolo, per le attrici esordienti ma non solo.

Anche agli Screen Actors Guild Awards, gli altri premi del cinema americano che precedono gli Oscar, ci sarà una dimostrazione di solidarietà al movimento #metoo, con il quale le donne di tutto il mondo hanno raccontato le molestie sessuali subite: tutte le presentatrici saranno donne. La decisione delle attrici di vestirsi di nero non è comunque casuale: la domanda rivolta più spesso alle donne sui red carpet è «che cosa stai indossando?», con la quale i giornalisti televisivi chiedono informazioni sullo stilista degli abiti delle attrici. Negli scorsi anni molte attrici hanno denunciato il sessismo di queste domande, e nel 2015 nacque anche l’hashtag #AskHerMore (chiedile di più).