Su TikTok sono arrivati anche Berlusconi, Renzi e il PD

Nella giornata di giovedì – con un po’ di ritardo rispetto alle aspettative – hanno infine aperto un profilo su TikTok diversi politici italiani che ancora non l’avevano fatto. Il primo di questa campagna elettorale era stato il leader di Azione Carlo Calenda, che una settimana fa aveva pubblicato il suo primo video su TikTok dicendo di volerlo usare per parlare «di politica, di libri, di cultura». Dopo di lui, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e il Partito Democratico hanno mostrato di voler provare a sfruttare anche questo canale di comunicazione oltre ai social network più tradizionali.

Giovedì Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha pubblicato un primo video su TikTok che lo ritrae dietro la scrivania, nella stessa posizione che ha in tutti i video che usa per comunicare con gli elettori sugli altri social network. Nel video si rivolge agli «oltre cinque milioni» di ragazzi iscritti a TikTok e soprattutto a quelli con meno di trent’anni, e dice di voler parlare dei temi «che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto, e che vi riguardano da vicino». Il video è stato visto da 2,8 milioni di persone.

Anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha pubblicato il suo primo video giovedì: spiega che «la campagna elettorale porta tutti noi a voler trovare dei nuovi canali alternativi per dialogare e discutere». Nel suo discorso Renzi cita alcuni dei meme legati al suo personaggio, come la sua famosissima citazione «first reaction shock», e alcune tendenze recenti di TikTok, come quella di “parlare in corsivo”. Nella stessa giornata ha pubblicato anche un secondo video, forse con la consapevolezza che per essere premiati dall’algoritmo di TikTok è importante pubblicare con ritmi più rapidi che su altri social network.

Infine, Enrico Letta ha annunciato la nascita dell’account TikTok del Partito Democratico. Il primo video pubblicato mostra il deputato Alessandro Zan passeggiare e rivolgersi agli utenti di TikTok citando il ddl Zan, la proposta di legge contro l’omotransfobia che porta il suo nome. C’è anche un montaggio video che mostra la reazione poco composta dei partiti di destra nel momento in cui la legge è stata accantonata dal Senato, video che allora era stato molto ripreso sui social network. Zan spiega che «il Partito Democratico ha deciso di fare il primo video su TikTok proprio sui diritti».

Matteo Salvini, leader della Lega, era stato il primo ad aprire un profilo su TikTok nell’autunno del 2019: oggi conta 527 mila follower. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni invece ne ha 95 mila. In generale però per ora i politici italiani non sono sembrati molto a proprio agio con l’ambiente di TikTok: usano spesso video molto impostati o riadattati da altri formati, e non sfruttano alcune delle modalità più efficaci per raggiungere grossi numeri, come la possibilità di rispondere ad altri video o la reinterpretazione di trend virali.

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