Un bel muro a Brogeda

Giuliano Bignasca, a vederlo e a sentirlo parlare, è un tipo piuttosto folkloristico. Uno svizzero ticinese di 67 anni che quando parla ricorda Rezzonico e il poliziotto Huber di Aldo Giovanni e Giacomo. La rete è piena di suoi filmati, per chi volesse farsi una cultura. È anche uno che conta nella politica svizzera, Bignasca. Nel 1991 ha fondato la Lega dei Ticinesi, una specie di Lega Nord che sta oltre i confine, al di là di Varese. È un Bossi, non per niente ha fatto eleggere suo fratello Attilio e suo figlio Boris. La Lega dei Ticinesi, è il primo partito nel Canton Ticino e raggiunge il 13 per cento nelle elezioni federali. Prende voti con campagne pari-pari a quelle della Lega Nord. Vi ricordate i proclami contro gli extracomunitari del tipo “Affondiamo i gommoni”?. Ecco, Bignasca dice le stesse cose, ma contro gli italiani. Contro quella che lui chiama Fallitalia. Solo che lì, al confine di Brogeda, non ci arrivano i gommoni quindi l’idea di Bignasca e dei suoi, come racconta La provincia di Varese, è quella di fare un bel muro. È una proposta vera, la Lega e i suoi ci credono. Un bel muro a Brogeda “per bloccare i frontalieri con 55.000 unità ufficiali senza il nero”. E poi “bisogna farla finita con i padroncini, la criminalità d’importazione”. Recita il giornale della Lega dei Ticinesi, il Mattino della Domenica: “Un muro che ci separi da Fallitalia e da tutta la criminalità d’importazione”.

Hanno fatto anche i calcoli. Il muro dovrebbe essere lungo 25 km, alto 4 metri, spesso 50 centimetri. Sul giornale c’è anche la simulazione: un bel muro grosso fatto di mattoncini. Costerebbe, dice Bignasca, “50 milioni di franchi espropri compresi”. Si tratterebbe “di un investimento una tantum fatte salve le spese di manutenzione”. Ci sarebbero gli ingressi sorvegliati con le torrette, i fari a illuminare i 25 km di muro la notte perché non si sa mai. Bignasca conclude così: “Sveglia. È ora di finirla con le fregnacce politikamente korrette (proprio così, con la k). Avanti con il muro”.

Uno dice “Questi sono pazzi”. Poi però vede Fiorito in Tv, e quell’altra che urla al telefono “Rimettiti la maschera da maiale” e l’altra ancora con il manifesto di Codreanu. Che alla fine viene pure da dire che se fossi svizzero, quasi quasi…

Stefano Nazzi

Stefano Nazzi fa il giornalista.