Brian Wilson, fondatore e cantante dei Beach Boys, è stato messo sotto tutela legale per i suoi problemi di salute

Brian Wilson in una foto del 2017
Brian Wilson in una foto del 2017 (EPA/CYRIL ZINGARO)

Giovedì un tribunale di Los Angeles ha deciso di mettere sotto tutela legale Brian Wilson, storico cantante e fondatore dei Beach Boys, tra le più famose rock band di sempre. La decisione è stata presa su richiesta della famiglia e dei suoi più stretti collaboratori e considerata necessaria per il «grave disturbo neurocognitivo» di cui soffre Wilson, che ha 81 anni. Il giudice ha nominato come rappresentanti legali del cantante due sue storiche collaboratrici, le agenti Jean Sievers e LeeAnn Hard. A gennaio era morta la moglie di Wilson, Melinda Ledbetter, che si occupava di gestire la sua vita quotidiana e parte dei suoi impegni professionali.

Wilson vive nella sua casa di Beverly Hills, in California, e continuerà a farlo: può muoversi con l’aiuto di un deambulatore ma secondo alcuni medici ascoltati dal giudice non è in grado di «provvedere autonomamente alla sua salute fisica» né alle esigenze di base come mangiare o vestirsi. Non è sempre in grado di capire e rispondere alle domande e riconosce solo le due figlie che vivono con lui, Carnie e Wendy (ne ha in totale sette). La decisione è stata condivisa con tutti i membri della famiglia e non dovrebbe portare «cambi radicali» nella vita quotidiana di Wilson, che potrà «continuare a lavorare sui suoi attuali progetti».

Wilson è stato fondatore, produttore, arrangiatore e cantante dei Beach Boys, nonché il principale autore delle loro canzoni: ha problemi di salute mentale e di abuso di sostanze dagli anni Sessanta. Nel 2014 il regista Bill Pohlad ha girato un film sulla sua vita, Love and Mercy.

– Leggi anche: Le migliori undici canzoni dei Beach Boys