Come si richiede il bonus da 100 euro introdotto dal governo

È stato annunciato ora, in campagna elettorale per le europee, ma sarà pagato a gennaio 2025: per averlo bisognerà fare richiesta al proprio datore di lavoro

Maurizio Leo, viceministro dell'Economia, durante la conferenza stampa di presentazione del bonus (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Maurizio Leo, viceministro dell'Economia, durante la conferenza stampa di presentazione del bonus (ANSA/FABIO FRUSTACI)
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Martedì il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di misure riguardanti il lavoro, tra cui l’introduzione di un bonus da 100 euro una tantum, che sarà pagato a gennaio 2025 ai lavoratori dipendenti monoreddito. L’erogazione del bonus non sarà automatica, per averlo nella busta paga di gennaio 2025 dovrà essere il dipendente a fare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro.

Per richiedere il bonus bisognerà però avere alcuni requisiti, e dimostrarli: sarà necessario avere un reddito complessivo inferiore ai 28mila euro; avere un coniuge e almeno un figlio, e che siano entrambi a proprio carico, oppure non avere un coniuge a proprio carico ma avere un figlio a proprio carico; inoltre l’imposta lorda sul reddito (IRPEF) del lavoratore dovrà avere un importo superiore alle detrazioni che gli spettano.

Se il lavoratore dipendente è incapiente, cioè se l’IRPEF da pagare è inferiore alle sue detrazioni fiscali, o se il suo reddito imponibile è così basso da esonerarlo dal pagamento dell’imposta, non potrà fare richiesta del bonus. Di fatto quindi il bonus ha anche una soglia minima di reddito, perché chi guadagna meno di 8.500 euro all’anno è al di sotto della soglia di reddito per cui è dovuto il pagamento dell’IRPEF. I 100 euro non saranno netti, sarà un’indennità lorda, e dato che riguarda redditi complessivi fino a 28mila euro l’aliquota applicabile sarà del 23 per cento (il bonus netto sarà quindi di circa 77 euro). Inoltre il bonus sarà rapportato al periodo di lavoro, dunque i 1oo euro lordi totali sono da considerare solo in caso di 12 mesi di occupazione.

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Dal giorno dell’approvazione, questo bonus è stata una delle misure di cui si è parlato di più, per diversi motivi: innanzitutto perché è stata annunciata ora, in piena campagna elettorale per le elezioni europee, mentre i suoi effetti ci saranno tra circa otto mesi; in più è un contributo modesto, che arriverà una volta sola, ed è quindi stato giudicato una misura di poca sostanza rispetto alle esigenze economiche dei lavoratori e delle lavoratrici con redditi più bassi; inoltre il fatto che venga erogato a gennaio del 2025, in un periodo in cui le persone non hanno ancora la dichiarazione dei redditi per l’anno precedente, fa sì che chi voglia fare richiesta per il bonus debba autocertificare i requisiti necessari.