A Roma c’è una voragine nell’asfalto che continua ad allargarsi

Lo scorso 28 marzo la strada è collassata nel quartiere del Quadraro, creando un buco profondo più di 10 metri: ieri si è rotta anche una conduttura idrica, e il comune ha annunciato che i lavori di riparazione cominceranno sabato

(ANSA/Arianna Di Benedetto)
(ANSA/Arianna Di Benedetto)

Da oltre un mese una voragine aperta nel terreno sta creando molti problemi ai residenti del quartiere Quadraro di Roma e all’amministrazione comunale. Il buco si trova in via Sestio Menas, nella periferia sudorientale della città, a cavallo tra il Municipio V e il Municipio VII: è aperto da oltre un mese, e nel tempo si è notevolmente allargato avvicinandosi al marciapiede e ai palazzi circostanti. Ieri la situazione è peggiorata ulteriormente a causa della rottura di una conduttura idrica, che ha provocato un getto d’acqua alto cinque metri. Nella serata di venerdì, però, il comune ha annunciato che i lavori di riempimento della voragine inizieranno domani, sabato 4 maggio.

La strada cedette nella notte tra il 27 e il 28 marzo, aprendo un buco profondo 13 metri e con un diametro di 8 metri. Il crollo trascinò via due auto parcheggiate, mentre una terza rimase in bilico sull’orlo della voragine. I vigili urbani intervennero per chiudere la strada e transennare la zona, i condomini circostanti furono evacuati e 36 famiglie dovettero passare la notte fuori, in albergo oppure ospitati da amici o parenti. La protezione civile stabilì poi che non ci fossero rischi per gli edifici e agli sfollati fu permesso di tornare a casa il giorno successivo. In mattinata sul posto arrivò anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che in video pubblicato sui social definì la voragine «gigantesca» e «impressionante».

Francesco Laddaga, presidente del Municipio VII, spiega che le cause del crollo non sono ancora state accertate. La cosa più probabile però è che ci fosse una perdita nella condotta fognaria, che si trova tra i 7 e gli 8 metri di profondità: «Nel tempo questa perdita ha allentato il terreno, che è finito nelle cavità sottostanti, creando un vuoto che poi ha provocato la rottura delle tubature» e poi il crollo, dice.

Nel tempo la voragine si è visibilmente ingrandita a causa di continui cedimenti nel manto stradale, ma non si sa quanto misuri attualmente. La situazione si è aggravata nel pomeriggio del 2 maggio, quando una conduttura idrica è esplosa all’interno della buca, provocando un forte getto d’acqua: «La conduttura si trovava al limite della voragine, e si è rotta a causa di un micro cedimento», dice Laddaga. L’Acea, l’azienda che gestisce il servizio idrico di Roma, ha dovuto interrompere temporaneamente la fornitura alle case circostanti: nella zona sono state predisposte delle autobotti, per permettere ai residenti di rifornirsi d’acqua. La fornitura di acqua corrente è poi stata ripristinata tra la sera di giovedì e la mattina di venerdì.

Laddaga dice che dal 28 marzo a oggi sono state fatte varie riunioni di coordinamento sulla questione a cui hanno partecipato i rappresentanti del gabinetto del sindaco, l’assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, la Protezione civile, l’Acea e gli altri enti coinvolti. Nella serata di venerdì il comune ha infine annunciato che i lavori di riempimento cominceranno sabato e costeranno circa 200mila euro, finanziati con i fondi per il dissesto idrogeologico. Gli interventi dovrebbero durare circa un mese, e saranno divisi in due fasi: inizialmente verrà riempita la voragine principale, e in seguito Acea provvederà a riparare la fognatura.

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