La responsabile delle armi del set di “Rust” è stata condannata a 18 mesi di carcere per omicidio colposo

Hannah Gutierrez-Reed in tribunale il 15 aprile 2024 (Eddie Moore/The Albuquerque Journal via AP, Pool)
Hannah Gutierrez-Reed in tribunale il 15 aprile 2024 (Eddie Moore/The Albuquerque Journal via AP, Pool)

Hannah Gutierrez-Reed, la responsabile delle armi sul set del film Rust dove nel 2021 morì una persona a causa di una pistola caricata con un vero proiettile, è stata condannata a 18 mesi di carcere, dopo che a inizio marzo un tribunale del New Mexico (Stati Uniti) l’aveva ritenuta colpevole di omicidio colposo. La condanna rispecchia quanto aveva chiesto l’accusa ed è anche il massimo della pena per un caso di questo tipo.

Nell’incidente sul set era stata uccisa la direttrice della fotografia Halyna Hutchins da un colpo sparato dall’attore Alec Baldwin. La pistola che gli era stata fornita conteneva un proiettile vero, ma avrebbe dovuto contenerne uno finto (cioè che fa solo il suono dello sparo). Secondo il tribunale Gutierrez-Reed fu responsabile della presenza di proiettili veri sul set e «delle azioni che contribuirono alla morte» di Hutchins, perché non controllò adeguatamente le munizioni e le armi. Sempre a marzo la giuria aveva invece dichiarato Gutierrez-Reed non colpevole rispetto all’accusa di inquinamento delle prove.

Baldwin, nel frattempo, è stato incriminato per omicidio colposo involontario a gennaio, dopo il ritiro di precedenti accuse. L’attore disse di non sapere che l’arma fosse carica e di non averne nemmeno mai premuto il grilletto. Il processo contro di lui dovrebbe iniziare a luglio.