Gli spettatori di una partita in cui Lionel Messi aveva deciso di non giocare saranno rimborsati di metà del costo dei biglietti
Gli organizzatori di una partita dell’Inter Miami a Hong Kong in cui Lionel Messi aveva deciso all’ultimo di non giocare, rimanendo in panchina tutto il tempo, hanno comunicato agli spettatori come ottenere il rimborso del 50 per cento del prezzo del biglietto. Molti dei 38mila tifosi erano rimasti estremamente delusi, e alcuni avevano minacciato di fare causa alla società organizzatrice della partita: fra le condizioni per ricevere il rimborso c’è proprio la rinuncia a eventuali procedimenti legali.
La partita, un’amichevole contro la Hong Kong League XI, una squadra formata dai migliori giocatori del campionato locale che viene selezionata per le partite di esibizione, si era tenuta il 4 febbraio e faceva parte di un tour dell’Inter Miami tra Medio Oriente e Asia. Quella a Hong Kong, che è una città semiautonoma della Cina, era l’unica partita che Messi avrebbe giocato nel paese, dove è eccezionalmente popolare. Molte persone erano andate a Hong Kong da tutta la Cina, spendendo moltissimi soldi esclusivamente per vedere lui: solo i biglietti erano arrivati a costare l’equivalente di 575 euro.
Dalla vicenda era nato un caso che aveva coinvolto anche il governo locale di Hong Kong e che ha portato alla cancellazione di due amichevoli che la Nazionale argentina (in cui gioca Messi) doveva disputare in Cina a marzo. Molti fan cinesi però erano rimasti ulteriormente delusi perché tre giorni dopo Messi aveva giocato in una partita in Giappone: secondo molti è stato un segno che il calciatore si sia rifiutato di giocare in Cina per ragioni politiche. In realtà Messi ha sempre detto di essere rimasto in panchina a causa di un’infiammazione ai muscoli dell’inguine, ma anche un video di chiarimento sui social in cui spiegava la situazione non è bastato a fermare le polemiche.
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