È stato trovato un accordo formale per la formazione di un nuovo governo in Pakistan

Shehbaz Sharif, Asif Ali Zardari e Bilawal Bhutto Zardari alla conferenza stampa in cui è stato annunciato l'accordo. (MediaCellPPP/X)
Shehbaz Sharif, Asif Ali Zardari e Bilawal Bhutto Zardari alla conferenza stampa in cui è stato annunciato l'accordo. (MediaCellPPP/X)

Due dei principali partiti pakistani hanno formalizzato un accordo di governo, con una spartizione delle cariche, due settimane dopo le elezioni parlamentari che si sono tenute nel paese. I due partiti sono la Lega musulmana del Pakistan (PML-N, centrodestra) e il PPP (Partito Popolare Pakistano, centrosinistra), arrivati rispettivamente secondo e terzo alle elezioni. L’accordo esclude dal governo il Movimento per la Giustizia (PTI) dell’ex primo ministro Imran Khan, che aveva ottenuto più voti nonostante i suoi candidati avessero dovuto presentarsi come indipendenti, dal momento che il mese scorso era stato reso illegale da una sentenza della Corte Suprema del Pakistan.

Il candidato primo ministro sarà Shebhaz Sharif, del PML-N e già primo ministro dal 2022 all’agosto del 2023, che dovrà essere confermato con un voto del parlamento entro il 29 febbraio. L’accordo era già stato annunciato qualche giorno dopo le elezioni, in cui nessun partito aveva ottenuto la maggioranza, ma nella notte tra martedì e mercoledì è stato formalizzato e definito, stabilendo la spartizione delle più importanti cariche fra i due partiti. La carica di presidente (che come in Italia non ha il potere esecutivo) andrà ad Asif Ali Zardari, co-presidente del PPP insieme al figlio Bilawal Bhutto Zardari.

Nella conferenza stampa notturna in cui è stato annunciato l’accordo è stato detto anche che i dettagli sulla formazione del governo e sulla presidenza di Camera e Senato sono già stati decisi, ma saranno resi pubblici solo in seguito.

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