È stata archiviata la denuncia per diffamazione del calciatore francese Karim Benzema contro il ministro dell’Interno Gérald Darmanin

(AP Photo/Manu Fernandez)
(AP Photo/Manu Fernandez)

La Corte di giustizia della repubblica francese, l’organo giudiziario che si occupa di decidere sulle denunce contro i contro i ministri del paese, ha deciso di archiviare la denuncia per diffamazione presentata dal calciatore Karim Benzema contro il ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Benzema aveva denunciato Darmanin a gennaio, dopo che a ottobre il ministro lo aveva accusato di essere legato ai Fratelli Musulmani, movimento islamico radicale fondato nel 1928 in Egitto, molto influente nei paesi arabi e considerato in alcuni paesi un’organizzazione terroristica (tra questi paesi non c’è la Francia).

A inizio ottobre, dopo l’attacco di Hamas in Israele e i conseguenti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, Benzema aveva scritto su Twitter un messaggio di solidarietà nei confronti della popolazione palestinese: «Tutte le nostre preghiere per gli abitanti di Gaza che ancora una volta sono vittime di questi ingiusti bombardamenti che non perdonano né le donne né i bambini». Il 18 ottobre Darmanin aveva commentato le parole di Benzema sostenendo che il calciatore avrebbe «legami noti con i Fratelli Musulmani». Lo staff del ministro, sentito dall’agenzia di stampa AFP, aveva aggiunto che Benzema sarebbe noto per fare proselitismo per l’Islam radicale sui profili social, e che la sua radicalizzazione sarebbe dimostrata anche dal fatto che quando giocava in Nazionale non cantava l’inno francese.

La Corte di giustizia della repubblica francese ha detto di non aver trovato alcun elemento per ritenere che le frasi di Darmanin possano essere state causa di lesione dell’onore o della reputazione di Benzema, e perciò ha deciso di archiviare la denuncia del calciatore.