• Sport
  • Mercoledì 31 gennaio 2024

Jannik Sinner non andrà a Sanremo, deve lavorare

Nella prima conferenza in Italia dopo la vittoria degli Australian Open, il tennista ha detto che dovrà tornare presto ad allenarsi; poi ha parlato anche della residenza a Monte Carlo

Jannik Sinner durante la conferenza stampa nella sede della FITP (Federazione italiana tennis e padel) a Roma (AP Photo/Gregorio Borgia)
Jannik Sinner durante la conferenza stampa nella sede della FITP (Federazione italiana tennis e padel) a Roma (AP Photo/Gregorio Borgia)
Caricamento player

Mercoledì pomeriggio il tennista italiano Jannik Sinner ha tenuto la sua prima conferenza stampa in Italia, a Roma, dopo la vittoria degli Australian Open, uno dei quattro tornei più importanti e prestigiosi del tennis. Ha parlato soprattutto di sé, delle persone che lavorano o che hanno lavorato con lui, della finale del torneo e delle sue aspettative per il futuro. Alcune domande poi hanno riguardato le straordinarie attenzioni che sta ricevendo in questi giorni, in cui si inserisce anche l’invito ricevuto dal conduttore Amadeus a partecipare al Festival di Sanremo. Sinner ha declinato molto garbatamente spiegando che in quei giorni dovrà lavorare:

Faccio il tifo da casa. È un evento bello, però sto facendo qua [in Italia] due giorni, e per me dopo questi due giorni, tra virgolette, l’Australia è finita. Guardo avanti: quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare, che è quello che mi piace fare. Quindi non andrò a Sanremo.

Sinner ha poi risposto all’unica critica che gli è stata fatta in questi giorni di grandi festeggiamenti per la sua vittoria, e cioè quella sul fatto che ha la residenza nel principato di Monaco, la città-stato indipendente che si trova pochi chilometri a ovest della Liguria. La polemica si riferisce al fatto che in questo modo Sinner paga le tasse lì e non in Italia: nel principato di Monaco, chiamato spesso anche Monte Carlo dal nome della zona più centrale della città, hanno infatti residenza molti sportivi per ragioni fiscali. Ci sono però anche motivi sportivi, ha fatto notare Sinner rispondendo alla domanda in merito:

«La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette. Onestamente lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi. Quindi sto bene lì». Quando non è in giro per il mondo per i tornei, comunque, Sinner a Monte Carlo ci vive e ci si allena. Ha raccontato di aver spostato lì la residenza dopo i 18 anni seguendo il suo allenatore dell’epoca, Riccardo Piatti, anche lui residente a Monaco.

Oltre a Sinner diversi dei migliori tennisti al mondo hanno la residenza lì, tra cui anche l’italiano Matteo Berrettini, anche lui più volte criticato per lo stesso motivo. Molti altri tennisti hanno la residenza in paesi con regimi fiscali agevolati.

– Leggi anche: La grande ossessione degli Slam