Decine di persone sono state uccise in diversi attacchi armati nella regione di Abyei, al confine tra Sudan e Sud Sudan

Persone della tribù dei Meseria protestano contro l'accordo che riconosce la regione di Abyei come territorio sudanese a Khartum, nel 2012
Persone della tribù dei Meseria protestano contro l'accordo che riconosce la regione di Abyei come territorio sudanese a Khartum, nel 2012 (AP Photo/ Abd Raouf)

L’ONU ha fatto sapere che più di cinquanta persone sono state uccise in alcuni attacchi armati compiuti sabato nella regione di Abyei, un territorio conteso tra Sudan e Sud Sudan, nell’Africa centrale. La regione di Abyei si trova al confine tra i due paesi, è particolarmente ricca di petrolio ed è un’area amministrata in maniera congiunta dai due paesi nell’ambito di un accordo del 2005. Gli scontri tra diversi gruppi etnici tuttavia sono piuttosto frequenti, e la disputa per il controllo del territorio non è risolta. Tra le persone uccise negli attacchi ci sono 52 civili, tra cui donne e bambini, e due peacekeeper delle Nazioni Unite, ovvero gli operatori impegnati nelle missioni di pace nell’area, uno del Ghana e uno del Pakistan.

Secondo Rou Manyiel Rou, il segretario generale dell’area amministrativa speciale di Abyei, gli scontri del fine settimana sarebbero legati alle dispute tra le comunità Ngok e Twic, due gruppi etnici che vivono nella zona. Il ministro dell’Informazione della regione di Abyei Bulis Koch, citato da Reuters, ha detto che gli attacchi sono stati compiuti da un gruppo di Twic provenienti dallo stato di Warrap, nel Sud Sudan. Koch ha detto che oltre alle persone uccise altre 64 sono state ferite, e ha aggiunto che a causa della situazione è stato imposto un coprifuoco. Le autorità dello stato di Warrap hanno fatto sapere che avvieranno indagini per chiarire cosa sia successo.

Quelli di sabato sono stati gli attacchi più violenti dallo scorso novembre, quando 32 persone furono uccise durante altri scontri.

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