In Francia Amazon è stata multata per 32 milioni di euro per aver sorvegliato i magazzinieri in modo eccessivo

un impiegato su un carrello elevatore fra due scaffali, in un magazzino di amazon
Un magazzino di Amazon in Francia, nel 2017 (Yoan Valat/Pool Photo via AP)

Amazon France Logistique, l’azienda che gestisce i magazzini del grande e-commerce statunitense Amazon in Francia, ha ricevuto una multa da 32 milioni di euro dalle autorità francesi per aver «creato un sistema di sorveglianza» dei dipendenti «eccessivamente intrusivo». La sanzione è stata emessa il 27 dicembre, ma è stata resa pubblica martedì dalla Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà (CNIL), l’autorità incaricata di assicurare l’applicazione della legge sulla tutela dei dati personali in Francia.

Secondo la CNIL, la raccolta dati effettuata dall’azienda sugli scanner usati dai dipendenti per leggere i codici a barre dei pacchi costituiva «un sistema di controllo dell’attività e delle performance eccessivo». La commissione ha ritenuto particolarmente problematica la raccolta di tre parametri: le volte in cui un pacco è stato scansionato troppo velocemente (in meno di 1,25 secondi), il numero di volte in cui lo scanner è rimasto inattivo per più di 10 minuti, e il tempo passato fra il momento in cui un lavoratore timbra il cartellino all’inizio del turno e il primo pacco scansionato.

L’azienda ha detto che ricorrerà in appello, e in un comunicato ha scritto che le conclusioni della CNIL sono «fattualmente scorrette». Secondo Amazon le pratiche di sorveglianza sono comuni nel settore della logistica e servono a garantire la sicurezza, la qualità e l’efficienza delle sue operazioni.