La National Transportation Safety Board, l’ente statunitense che indaga sugli incidenti aerei, ha detto di aver trovato il pezzo di fusoliera del Boeing 737 Max 9 della compagnia Alaska Airlines che si era staccato in volo venerdì costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza. La presidente della National Transportation Safety Board ha detto lunedì che il pezzo di fusoliera è stato trovato da un uomo nel giardino della propria casa a Portland, in Oregon.
Il pezzo di fusoliera si era staccato mentre l’aereo si trovava a 4.876 metri di altezza: l’aereo era decollato da Portland ed era diretto in California. L’atterraggio era avvenuto 35 minuti dopo il decollo, sempre a Portland. Era rimasto lievemente ferito uno dei sei membri dell’equipaggio, ma nessuno dei 177 passeggeri.
A staccarsi era stata una sorta di portellone, che però non era usato per l’entrata o l’uscita dei passeggeri: alcuni Boeing 737 Max 9 sono infatti allestiti in modo da avere un minor numero di sedili rispetto al massimo consentito, e dunque non hanno bisogno di tutte le uscite di emergenza previste dal design di base del modello; in questi casi le aperture previste per le uscite di emergenza in eccesso vengono chiuse con dei pannelli che fanno da “tappo”, invece che con portelloni. È uno di questi “tappi” che si è staccato dall’aereo dell’Alaska Airlines, che ne aveva due, posti tra la coda dell’aereo e le uscite d’emergenza sulle ali.
Al momento non si sa cosa abbia causato il problema all’aereo, e sabato la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione, ha ordinato a tutte le compagnie aeree americane di non usare i loro Boeing 737 Max 9 finché non saranno ispezionati.
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