Un tribunale del Bangladesh ha condannato a sei mesi di carcere il vincitore del premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus

(AP Photo/ Mahmud Hossain Opu)
(AP Photo/ Mahmud Hossain Opu)

Lunedì un tribunale di Dacca, la capitale del Bangladesh, ha condannato a sei mesi di carcere Muhammad Yunus, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 2006. Yunus si è dichiarato innocente, e non sarà detenuto in seguito al pagamento di una cauzione. Ha dovuto pagare anche una multa di 5mila taka, la valuta locale del paese, pari a circa 40 euro.

Yunus, 83 anni, era coinvolto in una causa legale relativa all’organizzazione non profit Grameen Telecom, di cui è presidente: secondo un’indagine dell’ispettorato del lavoro la società non rispetta gli obblighi contrattuali nei confronti dei dipendenti, negando per esempio le ferie e altri benefit finanziari. Grameen Telecom controlla il 34,2 per cento di Grameenphone, il principale operatore telefonico del Bangladesh, a sua volta parte della compagnia norvegese Telenor ASA. Altre tre persone sono state condannate insieme a Yunus, e hanno un mese di tempo per fare ricorso.

Yunus è un noto economista e banchiere. Nel 2006 vinse il premio Nobel per aver aiutato milioni di persone a uscire dalla povertà grazie a un sistema di microcrediti, strumenti finanziari che consentirono a imprenditori e imprenditrici in difficoltà economica o senza beni da mettere come garanzia, che normalmente non avrebbero
ottenuto credito dai circuiti bancari tradizionali, di fare affidamento su un sistema alternativo di piccoli prestiti.

Negli anni però Yunus è stato al centro di oltre cento cause legali ed è stato più volte criticato dalla prima ministra del Bangladesh, Sheikh Hasina, in carica dal 2009. Lo scorso agosto più di 170 leader internazionali hanno sottoscritto un appello per chiedere di fermare le cause contro Yunus, considerate un caso di «persecuzione giudiziaria».