Elon Musk contro le aziende che non vogliono più farsi pubblicità su X

Ha mandato a quel paese Disney e le altre che avevano boicottato il social network dopo un suo commento a un post antisemita

(AP Photo/Kirsty Wigglesworth, Pool)
(AP Photo/Kirsty Wigglesworth, Pool)

Mercoledì, nel corso di un convegno organizzato dal New York Times, il proprietario di X (Twitter) Elon Musk ha parlato della recente polemica causata da un suo commento a un post antisemita, che aveva provocato dure reazioni da parte di diverse importanti aziende. Tra queste IBM, Disney e Paramount Global avevano deciso per protesta di interrompere gli investimenti in pubblicità sul suo social network. Intervistato dal giornalista Andrew Ross Sorkin, Musk ha risposto in modo provocatorio invitando polemicamente le aziende a smettere per sempre di fare pubblicità su X. Poi le ha mandate a quel paese, insinuando che dietro alla decisione di non investire nelle inserzioni ci sia un qualche tipo di ricatto.

«Spero che la smettano. Non fate pubblicità. Se qualcuno cerca di ricattarmi con la pubblicità, di ricattarmi con i soldi, che vada a farsi fottere. Vaffanculo. È chiaro?».

Dopo questa frase Musk, tra le risate del pubblico presente, ha aggiunto «Ehi Bob», salutando sarcasticamente Bob Iger, amministratore delegato della Disney, che era presente all’evento. Poco dopo, facendosi più serio, ha detto che un boicottaggio generale da parte degli investitori pubblicitari potrebbe «uccidere l’azienda» e che «il mondo intero saprebbe che quegli inserzionisti hanno ucciso l’azienda, e noi lo documenteremmo in modo molto dettagliato».

A quel punto Ross Sorkin gli ha risposto che gli inserzionisti potrebbero sostenere che sia stato Musk con i suoi commenti inappropriati a «uccidere l’azienda», e Musk ha risposto seccamente «vedremo come reagirà il mondo».

Musk è proprietario di X (Twitter) da circa un anno, e non è la prima volta che alcune grandi società sospendono le attività promozionali sul social network in seguito ad alcune sue dichiarazioni o decisioni controverse.

L’ultima polemica era cominciata dopo che il 15 novembre Musk aveva commentato un post che accusava gli ebrei vittime di attacchi antisemiti in seguito alla guerra nella Striscia di Gaza di usare «la stessa identica dialettica basata sull’odio nei confronti dei bianchi che chiedono non sia usata contro di loro», accusandoli inoltre di favorire la migrazione di «orde di minoranze». Musk aveva risposto al post dicendo: «Hai detto le cose come stanno».

Il commento era stato ampiamente ripreso soprattutto perché molti avevano visto nel post originario diverse similitudini con la teoria complottista della “grande sostituzione”, secondo la quale esiste una cospirazione globale per sostituire i bianchi. Negli anni questa teoria è stata citata esplicitamente come fonte di ispirazione da diversi autori di attentati e attacchi armati razzisti negli Stati Uniti.