In vari paesi europei sono in programma proteste di lavoratori di Amazon per il Black Friday

Una manifestazione contro Amazon in Spagna, durante il Black Friday del 2018 (AP Photo/Manu Fernandez)
Una manifestazione contro Amazon in Spagna, durante il Black Friday del 2018 (AP Photo/Manu Fernandez)

Venerdì in occasione del Black Friday, ricorrenza commerciale di fine anno che cade dopo la festa del Ringraziamento negli Stati Uniti, diversi lavoratori e attivisti in vari paesi europei hanno in programma azioni di protesta nel contesto della campagna internazionale “Make Amazon Pay”, che da anni si coordina per migliorare le condizioni lavorative all’interno dell’azienda. L’obiettivo principale è quello di creare disagi nei magazzini e rallentare la consegna delle merci in una delle giornate storicamente più impegnative per chi lavora nel settore della logistica, in cui i lavoratori devono smaltire un numero di ordini molto superiore rispetto al resto dell’anno.

In Germania, che nel 2022 è stato il secondo mercato più grande per Amazon al mondo in termini di vendite, è stato indetto uno sciopero di 24 ore a partire dalla mezzanotte di giovedì per chiedere un contratto collettivo in cinque grossi centri logistici, quelli di Bad Hersfeld, Dortmund, Coblenza, Lipsia e Rheinberg.

Secondo il sindacato britannico GMB, nel Regno Unito le manifestazioni si concentreranno soprattutto nei magazzini di Amazon a Coventry, in Inghilterra, dove è in corso da mesi una disputa sulla retribuzione dei lavoratori: dovrebbero scioperare più di mille persone, ed è in programma la partecipazione anche di rappresentanti sindacali da altri paesi europei come forma di solidarietà. È prevista anche una manifestazione presso la sede britannica di Amazon a Londra.

In cinque paesi europei – Italia, Paesi Bassi, Germania, Irlanda e Regno Unito – sono previste manifestazioni di attivisti per il clima, che dovrebbero concentrarsi nei dintorni delle strutture di Amazon Web Services (AWS), la società di Amazon che si occupa di fornire sistemi di cloud computing, ovvero i server su cui fanno affidamento moltissimi dei siti internet di tutto il mondo. Le manifestazioni in questo caso riguarderanno la condanna al crescente consumo di energia elettrica dei server e la collaborazione di AWS con varie aziende di combustibili fossili.

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