Lo schermidore Andrea Cassarà è indagato con l’accusa di produzione di materiale pedopornografico 

Andrea Cassarà (ANSA/CLAUDIO ONORATI)
Andrea Cassarà (ANSA/CLAUDIO ONORATI)

Lo schermidore italiano Andrea Cassarà è indagato dalla procura di Brescia per produzione di materiale pedopornografico: secondo l’accusa avrebbe filmato una ragazza di 15 anni mentre si faceva la doccia, a sua insaputa, al centro sportivo San Filippo di Brescia. A Cassarà, che ha 39 anni, la procura sarebbe arrivata a seguito di una denuncia sporta proprio dalla ragazza, che ha detto di aver visto una mano che teneva un cellulare, come per riprenderla, da sopra la tenda di una doccia del centro sportivo, dopo una partita. La ragazza non ha fatto il nome di Cassarà e non ha visto di chi fosse la mano che reggeva il cellulare, ma gli inquirenti sono arrivati a lui guardando i video registrati dalle telecamere di sicurezza esterne alla palestra: Cassarà sarebbe l’unica persona presente in una zona compatibile col racconto della ragazza in quell’orario. Domenica i carabinieri hanno quindi sequestrato il suo cellulare, su cui ora verranno fatti accertamenti.

L’avvocato di Cassarà, Enrico Cortesi, ha detto che lo schermidore è «molto scosso» e di ritenere che le accuse siano nate a seguito di «un malinteso».

Cassarà, specializzato in fioretto, è uno dei più noti schermidori italiani: è stato quattro volte campione europeo individuale, oltre che campione olimpico a squadre per due volte. Nel 2009, a 25 anni, era stato denunciato per atti osceni nei confronti di una donna, che lo aveva accusato di averla fermata per strada chiedendo un’indicazione per poi mostrarle i suoi genitali (Cassarà era stato poi prosciolto in Cassazione).