Il Pakistan ha ordinato a tutti gli afghani che sono nel paese irregolarmente di andare via entro novembre

Un soldato pakistano durante un controllo al confine con l'Afghanistan (AP Photo/Anjum Naveed, File)
Un soldato pakistano durante un controllo al confine con l'Afghanistan (AP Photo/Anjum Naveed, File)

Martedì il ministro dell’Interno pakistano, Sarfraz Bugti, ha ordinato a tutti gli afghani che si trovano irregolarmente in Pakistan di lasciare il paese entro il primo novembre. Bugti ha detto che attualmente in Pakistan ci sono 1,3 milioni di afghani registrati come richiedenti asilo, e 800mila che hanno già ricevuto lo status di rifugiati: oltre a loro, secondo il ministro, ci sono 1,7 milioni di afghani che sono nel paese “illegalmente”, cioè che non hanno né lo status di richiedenti asilo né quello di rifugiati, e che non hanno documenti regolari. Sono soprattutto persone scappate dall’Afghanistan verso il Pakistan dopo la presa del potere da parte dei talebani nel proprio paese nell’agosto del 2021.

Bugti ha detto che gli afghani che sono in Pakistan irregolarmente potranno andare via «volontariamente» e che in caso contrario verranno espulsi.

La decisione è stata motivata con una serie di attacchi armati compiuti negli ultimi mesi nelle zone di confine tra Pakistan e Afghanistan, che secondo Bugti sarebbero stati organizzati dal governo talebano con la complicità di persone afghane che vivono in Pakistan. Bugti ha anche detto che dal primo novembre il Pakistan consentirà l’ingresso nel paese solo agli afghani con passaporti e visti validi: per molti anni agli afghani che entravano in Pakistan attraverso i confini terrestri era stato permesso di usare solo le proprie carte d’identità come documento di viaggio.