Come rendere l’ambiente di lavoro più sicuro

Non basta prevenire incidenti e infortuni: nelle aziende è importante che venga garantito il benessere dei dipendenti

L'interfaccia di gestione dell'impianto Losma "Green Factory" presso la Ma-El di Presezzo, in provincia di Bergamo (Losma)
L'interfaccia di gestione dell'impianto Losma "Green Factory" presso la Ma-El di Presezzo, in provincia di Bergamo (Losma)

Quando si fa riferimento ai rischi per un lavoratore o una lavoratrice si è spesso portati a pensare agli incidenti e agli infortuni, ma le pratiche per mettere in sicurezza i posti di lavoro sono però soltanto uno degli aspetti dell’incolumità delle persone nelle ore della giornata in cui lavorano. Non è un caso infatti che sia il vecchio decreto legislativo 626 del 1994 sia quello l’81 del 2008 che lo ha sostituito, cioè le più recenti norme sul tema, affianchino al concetto di “sicurezza” sul posto di lavoro quello di “salute”.

Il “Testo unico sulla salute e sicurezza su lavoro” del 2008 inoltre, riorganizzando la normativa precedente, ribadisce l’obbligo di valutare a priori i rischi presenti nelle aziende. Questa valutazione deve essere finalizzata a prevenire i rischi di incidenti, ma anche a creare un ambiente di lavoro che non provochi danni alla salute sia nell’immediato che nel tempo, evitando le malattie professionali come quelle legate all’esposizione prolungata a determinate sostanze. Uno dei compiti assegnati ai responsabili del “servizio di prevenzione e protezione” (RSPP), figura introdotta dal primo decreto e confermata nel secondo, è infatti quello di aiutare il datore di lavoro a valutare e prevenire i rischi non solo per la sicurezza, ma anche per la “salubrità degli ambienti di lavoro”.

Garantire la salute e il benessere può però essere molto complesso, soprattutto in attività industriali che effettuato lavorazioni con scarti potenzialmente pericolosi per la salute, come ad esempio quelli dell’industria meccanica. In particolare dove vengono usate macchine utensili, per garantire un ambiente sano è necessario intervenire sui vapori e sui fumi inquinanti prodotti nella lavorazione dagli oli e dalle emulsioni (i cosiddetti liquidi lubrorefrigeranti) utilizzati nelle azioni meccaniche, termiche o di pressione. Fra le più importanti aziende a livello internazionale che progettano e costruiscono sistemi di depurazione dell’aria e dei liquidi lubrorefrigeranti c’è la lombarda Losma. Lo fa dal 1974, quando venne fondata da Giancarlo Losma.

Dalla fine degli anni Ottanta Losma ha iniziato a espandersi nel mercato nazionale e internazionale, costruendo nel 1988 le basi per la sua rete di vendita all’estero, iniziando la collaborazione con il primo distributore britannico. Nel 1992 Losma ha aperto negli Stati Uniti la sua prima sede estera, dopo alcuni anni di presenza sul mercato americano attraverso reti e distributori. Nel 2000 è invece stata inaugurata la sede di riferimento per il mercato europeo, in Germania, vicino a Stoccarda. Nel 2010 Losma ha aperto una sede anche in India, a Pune, e l’anno seguente nel Regno Unito, a Strensham, nel Worcestershire. Negli ultimi anni infine sono stati ampliati gli stabilimenti statunitensi e indiani per far fronte alle esigenze del mercato locale. Ad oggi Losma esporta in più di 60 paesi.

Nel 2021 inoltre Losma ha ottenuto, insieme alle aziende Fae Tecnology e Ma-El, un importante finanziamento da parte dell’Unione Europea a un suo progetto, presentato all’interno del programma LIFE di salvaguardia degli ecosistemi dei paesi membri. Il progetto si chiama “Green Factory” e prevede la creazione di un sistema integrato di sanificazione ambientale che, attraverso una serie di rilevatori di qualità dell’aria distribuiti lungo tutto l’impianto industriale, sia in grado di monitorare costantemente i parametri di inquinamento.

A luglio 2022 Losma ha avviato il suo primo impianto pilota concepito secondo i principi del progetto “Green Factory”. Il sistema di depurazione dell’aria, completo di sensori di rilevamento, è stato installato presso un’azienda specializzata nella realizzazione di stampi e attrezzature per la deformazione a freddo dei metalli, la Ma-El di Presezzo, in provincia di Bergamo. Si tratta di un complesso impianto di aspirazione che convoglia nelle unità di filtrazione (chiamate “Argos Pro”) l’intero volume dell’impianto. Queste unità sono state concepite per la depurazione di nebbie oleose, vapori e fumi provenienti da svariati processi di lavorazione meccanica e sono dotate di un display digitale per la visualizzazione delle principali funzioni.

Argos Pro è disponibile in 3 grandezze costruttive con portate da 3.000 a 15.000 metri cubi orari con diverse combinazioni di efficienza crescente di filtrazione. Il sistema prevede la possibilità di gestire l’impianto da remoto e di poter analizzare in tempo reale tutti i dati raccolti, attraverso un pannello di gestione e di analisi.

Tag: Losma