In Bangladesh stanno evacuando circa mezzo milione di persone per via di un potente ciclone tropicale

Alcuni operatori rimuovono alberi caduti a causa del ciclone Mocha a Teknaf, in Bangladesh (AP Photo/Al-emrun Garjon)
Alcuni operatori rimuovono alberi caduti a causa del ciclone Mocha a Teknaf, in Bangladesh (AP Photo/Al-emrun Garjon)

Nel sudest del Bangladesh circa mezzo milione di persone stanno venendo evacuate dalle proprie abitazioni in previsione di un potente ciclone tropicale che dovrebbe raggiungere il paese domenica, e che potrebbe essere il più violento degli ultimi vent’anni. Il ciclone, chiamato Mocha, porterà venti che dovrebbero raggiungere i 170 chilometri orari e provocare diffuse tempeste. Gli aeroporti della zona sono stati chiusi, ai pescatori è stato vietato di proseguire le proprie attività e sono state allestite circa 1.500 strutture per ospitare le persone evacuate. Si temono in particolare le conseguenze del ciclone nell’enorme campo profughi per persone di etnia rohingya di Balukhali, vicino alla città di Cox’s Bazar, in cui sono già in corso abbondantissime piogge. Due mesi fa in quel campo profughi si era già sviluppato un grosso incendio. Al suo interno abita circa un milione di profughi rohingya, un grande gruppo etnico di religione musulmana le cui comunità si trovano per lo più in Bangladesh e in Myanmar, due paesi confinanti dell’Asia meridionale. Le persone all’interno del campo sono fuggite dal Myanmar a partire dal 2017, quando l’esercito compì una serie di brutali operazioni militari contro le regioni in cui vivevano, con stupri sistematici e uccisioni indiscriminate.