Il fascino della monarchia secondo Nick Cave

Ne ha parlato in una risposta a chi gli chiedeva perché andrà all'incoronazione di re Carlo III, e cosa ne avrebbe pensato “il giovane Nick Cave”

(Kevin Winter/Getty Images)
(Kevin Winter/Getty Images)

Il cantautore, scrittore, attore e compositore australiano Nick Cave ha spiegato su “The Red Hand Files”, il sito dove tra le altre cose risponde alle domande di chi lo segue, perché il 6 maggio parteciperà all’incoronazione di Carlo III, figlio di Elisabetta II e re del Regno Unito. Nello specifico, Cave ha risposto a quattro persone che gli avevano chiesto perché ha deciso di andare, se si considera un monarchico e cosa ne avrebbe pensato “il giovane Nick Cave”.

Cari Jon, Adrian, Roger e Matt,

Sarò conciso perché devo decidere cosa indosserò all’incoronazione.

Non sono un monarchico e nemmeno un sostenitore della monarchia o un fervente repubblicano. Ma nemmeno sono così spettacolarmente non curioso verso il mondo e il modo in cui funziona, così ideologicamente assorbito e talmente burbero da rifiutare un invito a prendere parte a quello che con grande probabilità sarà il più importante evento storico britannico della nostra epoca. E nemmeno solo il più importante, anche il più strano e il più assurdo.

Mi capitò di incontrare la regina a un evento a Buckingham Palace per “aspiranti australiani residenti nel Regno Unito” (o qualcosa del genere). Fu un evento davvero strambo, ma la regina, vestita con un twin-set color salmone, sembrava quasi extraterrestre ed era la donna più carismatica che abbia mai incontrato. Forse era una questione di luci, ma brillava davvero. Quando raccontai a mia madre – che aveva la stessa età della regina e che come lei morì dopo i novant’anni – di quella sera, gli occhi le si riempirono di lacrime. Quando l’anno scorso vidi il funerale della regina in televisione mi resi conto, non senza sconcerto, che stavo piangendo anche io mentre la corona, la sfera e lo scettro venivano tolti dalla bara e appoggiati a terra.

Immagino che quel che voglio dire è che oltre gli interminabili ma necessari dibattiti sull’abolizione della monarchia, provo un inspiegabile attaccamento emozionale verso i reali, la loro stranezza, la loro natura profondamente eccentrica e tutta questa faccenda che riflette così perfettamente la bizzarra unicità del Regno Unito. Sono cose che mi attirano: lo strano, l’incredibile, lo spettacolo stupefacente, la maestosità.

E per quanto riguarda quello che avrebbe pensato il giovane Nick Cave, beh, il giovane Nick Cave era, con tutto il rispetto per il giovane Nick Cave, giovane, e così come molti giovani, pazzo. Cosa che mi rende cauto nell’usarlo come punto di riferimento per quello che dovrei o non dovrei fare. Però era carino, glielo concedo. Disturbato ma carino.

Quindi, tenuto conto di tutto questo, non vedo l’ora di andare all’incoronazione. Penso che indosserò un completo.

Con amore, Nick