Artem Uss, l’imprenditore russo evaso dai domiciliari in provincia di Milano a fine marzo, dice di essere tornato in Russia

L'intervista di Artem Uss a RIA Novosti
L'intervista di Artem Uss a RIA Novosti

Artem Uss, imprenditore russo che il 22 marzo era evaso dagli arresti domiciliari nella sua casa di Basiglio, in provincia di Milano, ha detto di essere tornato in Russia.

Uss, che è figlio del governatore della regione di Krasnoyarsk, nella Siberia centrale, era stato fermato all’aeroporto di Malpensa il 17 ottobre 2022 mentre si stava imbarcando per Istanbul, in Turchia, sulla base di un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità giudiziarie di New York. Le imputazioni nei suoi confronti sono quattro: violazione dell’embargo nei confronti del Venezuela in una vicenda di contrabbando di petrolio verso Cina e Russia; frode bancaria; riciclaggio; contrabbando di tecnologie militari dagli Stati Uniti verso la Russia. Doveva essere estradato negli Stati Uniti e gli era stato messo un braccialetto elettronico per la sorveglianza: era però riuscito a tagliarlo e a fuggire.

Martedì, in un’intervista al sito di RIA Novosti, una delle principali agenzie di stampa russe, ha detto di essere tornato nel suo paese, ma non ha spiegato come sia riuscito a farlo. Nelle scorse settimane i giornali avevano fatto varie ipotesi su un possibile coinvolgimento dei servizi segreti russi, che però non sono state confermate.