La Lazio bandirà a vita dallo Stadio Olimpico tre tifosi accusati di antisemitismo e apologia di fascismo

(Alfredo Falcone/LaPresse)
(Alfredo Falcone/LaPresse)

Mercoledì la Lazio ha comunicato che bandirà a vita dallo Stadio Olimpico tre tifosi accusati di antisemitismo e apologia di fascismo tra quelli individuati nei filmati registrati durante il derby di Roma di domenica scorsa. Nel comunicato pubblicato sul sito della squadra si legge: «Una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta l’autorizzazione a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice Etico, disporrà l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno».

L’applicazione del cosiddetto “codice etico” da parte dei club professionistici è l’unico strumento con cui si possono punire individualmente i tifosi che, pur non commettendo reati, non rispettano i regolamenti di utilizzo degli stadi, i quali vietano ogni forma di discriminazione. Interventi come quello recente della Lazio, tuttavia, rimangono ancora rari e si verificano soltanto dopo casi eclatanti.

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