Una partita di Major League al Tokyo Dome (Masterpress/Getty Images)

Una partita a suo modo storica per l’Italia del baseball

Giovedì mattina gioca i quarti di finale dei Mondiali al Tokyo Dome contro il fortissimo Giappone

Il Tokyo Dome è lo stadio del baseball giapponese per eccellenza. Ci gioca la Nazionale e ci giocano i Giants, che sono la squadra di baseball di Tokyo, la più titolata del paese, ma ospita anche le partite estere della Major League nordamericana e i concerti dei grandi artisti internazionali. Giovedì mattina toccherà alla Nazionale italiana di baseball giocare al Tokyo Dome, e affronterà proprio il Giappone nei quarti di finale del World Baseball Classic, i Mondiali del baseball.

Arrivare fino al Tokyo Dome era l’obiettivo dell’Italia, una selezione allenata e creata negli ultimi anni dall’ex giocatore italoamericano Mike Piazza, che fa parte della hall of fame della Major League per quello che ha fatto in carriera con i New York Mets. Piazza ha creato una squadra a maggioranza italoamericana con esperienza in Major League che proprio per questo motivo nel corso del torneo ha attirato attenzioni inusuali per il baseball italiano.

Oltre alla composizione e a certi modi di fare tipici degli italoamericani, la Nazionale aveva poi debuttato nel torneo con una storica vittoria contro Cuba, una nazionale con una radicata tradizione nel baseball, formata peraltro da diversi importanti giocatori di Major League. Dopo la vittoria contro Cuba, l’Italia era stata battuta sia da Taiwan che da Panama, e queste due sconfitte avevano rischiato di compromettere la sua qualificazione. In un girone molto equilibrato, tuttavia, l’Italia è riuscita infine a passare il turno vincendo l’ultima partita contro i Paesi Bassi.

Quest’ultima vittoria ha garantito sia la qualificazione alla prossima edizione del World Baseball Classic, sia l’accesso ai quarti di finale, con cui ha eguagliato il miglior risultato ottenuto dieci anni fa nello stesso torneo. Da Taiwan, dove ha disputato la fase a gironi, la Nazionale italiana si è quindi spostata a Tokyo per disputare la partita più importante della sua storia recente.

Il Giappone è una delle grandi favorite per la vittoria finale. Ha vinto le prime due edizioni del World Baseball Classic, nel 2006 e nel 2009, e nelle ultime due edizioni è arrivato terzo. È inoltre la nazionale campione olimpica in carica e insieme ai paesi caraibici e a certi del Centro e Sud America è il paese dove si gioca meglio a baseball al di fuori degli Stati Uniti. L’Italia parte quindi sfavorita, ma già avere la possibilità di misurarsi in uno dei grandi stadi del baseball davanti a oltre 50mila spettatori sarà qualcosa che verrà ricordato a lungo e potrà costituire un punto di partenza.

Il giocatore più simbolico della Nazionale giapponese è sicuramente Shohei Ohtani, che contro l’Italia sarà il lanciatore iniziale. È famoso perché sa battere e lanciare allo stesso tempo, con rendimenti altissimi, paragonabili a quelli raggiunti da Babe Ruth, leggendario giocatore dei New York Yankees e del baseball di una volta. Ohtani gioca con gli Angels in MLB e negli Stati Uniti viene descritto spesso come «la stella di cui il baseball americano aveva bisogno».

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Giappone-Italia è finita 9-3. Il Giappone si è quindi qualificato alle semifinali del World Baseball Classic, mentre l’Italia è stata eliminata dopo aver eguagliato il suo miglior risultato nella competizione.

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