Il Festival di Sanremo non è piaciuto per niente alla destra

Soprattutto alcuni esponenti di Fratelli d'Italia invocano un cambio di dirigenza alla Rai per le esibizioni di Fedez

Fedez con la foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista, prima di strapparla (ANSA/RAI)
Fedez con la foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista, prima di strapparla (ANSA/RAI)
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Negli ultimi giorni molti esponenti di Fratelli d’Italia hanno criticato apertamente il Festival di Sanremo, e di conseguenza i dirigenti della Rai, accusandoli di non aver esercitato il giusto controllo sulle esibizioni. Questa edizione del Festival si è chiusa sabato notte con la vittoria di Marco Mengoni realizzando buoni ascolti in tutte le serate, anche rispetto alle passate edizioni, già ritenute di successo. Nonostante questo il partito più importante della maggioranza che sostiene il governo ha avuto da ridire su vari episodi, al punto che alcuni hanno parlato dell’ipotesi di un cambio dirigenziale della Rai.

La polemica politica è iniziata dopo la prima esibizione del cantante Fedez, mercoledì. Dal palco allestito su una nave da crociera ormeggiata al largo di Sanremo, Fedez ha cantato una propria canzone scritta appositamente per l’occasione, in cui criticava esplicitamente vari politici e parlamentari di destra. Tra gli altri il testo citava Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e durante l’esibizione Fedez aveva tirato fuori e poi strappato una sua vecchia foto in cui era travestito da nazista, circolata molto lo scorso autunno dopo la formazione del governo. All’epoca Bignami aveva spiegato che lo «conciarono così» al suo addio al celibato, ammettendo di aver commesso una «enorme cazzata».

Subito dopo aver cantato, Fedez ha specificato in diretta che la Rai non era a conoscenza del testo della canzone – che non era tra quelle in concorso – e il giorno dopo la dirigenza Rai si è dissociata dal gesto.

Le polemiche sono proseguite nei giorni successivi, alimentate da altre due esibizioni in cui è stato coinvolto Fedez. La prima è stata nella serata delle cover, giovedì: Fedez ha cantato insieme agli Articolo 31 alcuni vecchi successi della band, tra cui Ohi Maria, che parla di marijuana. Mentre cantavano, Fedez e il cantante degli Articolo 31, J-Ax, hanno gridato «Giorgia legalizzala!», riferendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e invitandola a legalizzare la cannabis.

Infine nella serata della finale, sabato, Fedez è salito sul palco alla fine dell’esibizione del cantante Rosa Chemical, sul cui stile di abbigliamento genderfluid si era discusso anche prima dell’inizio del Festival, e i due si sono baciati, un altro episodio criticato da vari parlamentari di destra. Persino il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha parlato in un’intervista al Giornale di un Festival «dai connotati ideologici».

Alcuni esponenti di Fratelli d’Italia hanno alluso o parlato apertamente dell’ipotesi di cambiare i dirigenti Rai come conseguenza delle esibizioni di Sanremo. Parlando a Corriere TV, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, di Fratelli d’Italia, ha detto: «Fate una narrazione unidirezionale, deve essere invece completa. Rappresento una parte politica che ha sfiorato il 30 per cento e siamo i difensori dei valori tradizionali. Esprimeremo dei nuovi dirigenti. Non so quando, non dipende completamente da me, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai». Lo stesso ha detto il senatore Lucio Malan, sempre di Fratelli d’Italia, mentre il capogruppo del partito alla Camera ha definito Sanremo «una tribuna elettorale».

La presidente del Consiglio non si è esposta pubblicamente, ma Monica Guerzoni del Corriere della Sera ha scritto che le dichiarazioni dei vari esponenti del suo partito sarebbero in linea con il pensiero di Meloni.

Il dirigente Stefano Coletta, direttore dell’intrattenimento in prima serata della Rai, ha dato un’intervista a Repubblica commentando tra le altre cose gli attacchi della destra contro il Festival e contro la Rai. Coletta ha detto, riferendosi alla foto strappata da Fedez, di non poter «rispondere di ogni gesto che fa un artista in diretta. Allora dovrei dimettermi ogni giorno. Non è civile. Stiamo qui solo a parlare di questo, degli attacchi della politica, non di un Festival che sfiora il 70 per cento di share. Non è normale».

Non è comunque una novità che ciò che succede al Festival di Sanremo venga ampiamente commentato dai politici, anche per via della grande attenzione che i giornali dedicano alla trasmissione riservandole molto spazio a partire dalle prime pagine.