(AP Photo/Petros Karadjias)

Le elezioni presidenziali di domenica a Cipro

I tre principali candidati erano tutti piuttosto vicini in quanto a consenso: come previsto, si andrà al ballottaggio

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A Cipro domenica c’è stato il primo turno delle elezioni presidenziali, a cui il 12 febbraio seguirà un secondo turno di ballottaggio: come sembrava molto probabile, infatti, nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta per essere eletto al primo turno. Il presidente uscente di Cipro, il 76enne Nikos Anastasiadīs, è in carica da dieci anni e non si è potuto ricandidare perché ha raggiunto il limite di due mandati consecutivi. I tre principali candidati – dei 14 in totale – sono sostenuti da aree politiche diverse ma sono comunque tutti considerati sostanzialmente piuttosto vicini alle posizioni di Anastasiadīs.

Come è sempre da decenni, la più importante questione politica di Cipro riguarda le relazioni con la parte turca dell’isola, l’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro del Nord. L’isola è infatti divisa dal 1974, quando la Guardia nazionale cipriota e la giunta militare al governo in Grecia (il “regime dei colonnelli“) organizzarono un colpo di stato e l’esercito della Turchia invase parte di Cipro. Oltre a questo, i maggiori problemi del paese riguardano inflazione, corruzione e immigrazione (Cipro, per la sua posizione geografica, ha molti richiedenti asilo, specie se in relazione ai suoi abitanti).

Secondo i sondaggi pre-elettorali il candidato dato per favorito, seppur ampiamente sotto la soglia necessaria a ottenere la maggioranza assoluta, era Nikos Christodoulides, ex ministro degli Esteri ed ex portavoce del governo. Christodoulides si è presentato da indipendente ma è sostenuto da diversi partiti dell’area centrista ed è stato il candidato più votato. Ha 49 anni e rispetto agli altri candidati è forse quello che terrebbe un approccio più duro nei rapporti con la Turchia.

Nikos Christodoulides e famiglia, al seggio di Geroskipou (EPA/KATIA CHRISTODOULOU)

Al ballottaggio con Christodoulides andrà invece Andreas Mavroyiannis, che ha 66 anni ed è sostenuto da AKEL, il Partito Progressista dei Lavoratori, di sinistra. Il terzo candidato più votato è stato e Averof Neofytou, che ha 61 anni ed è il leader di DISY, il partito di centrodestra del presidente Anastasiades e l’ex partito di Christodoulides.

Cipro è una repubblica presidenziale, in cui cioè il presidente è a capo del governo. A queste elezioni si erano registrate per votare 561mila persone: l’affluenza è stata del 72 per cento.

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