La moderazione dei contenuti di Twitter sarà meno severa

Soltanto chi violerà le regole in modo grave e sistematico sarà sospeso dal social network

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)
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Twitter ha affermato che, a partire dall’1 febbraio, cambierà il proprio approccio alla moderazione dei contenuti, permettendo di pubblicare tweet che fino a ora avrebbero comportato la sospensione dalla piattaforma. In base al nuovo orientamento, soltanto gli account che violano in modo «grave, continuo e ripetuto» le regole della comunità verranno sospesi. Inoltre, l’azienda permetterà anche a tutti gli utenti di presentare ricorso se pensano di essere stati sospesi ingiustamente.

La decisione dell’azienda di proprietà di Elon Musk si inserisce all’interno di un’enorme discussione interna al settore dei social network: semplificando molto, da una parte c’è chi ritiene che le piattaforme non facciano abbastanza per proteggere i propri utenti – soprattutto quelli più fragili, storicamente marginalizzati o più facilmente esposti a violenza offline – dalle molestie e dai discorsi d’odio online, spesso portandoli a lasciare spazi digitali considerati troppo tossici. Dall’altra c’è chi vede la moderazione dei contenuti non prettamente illegali come una massiccia violazione del diritto di parola degli utenti, inclusi quelli razzisti, omofobi, transfobici o misogini. O, quantomeno, ritiene che non dovrebbero essere delle aziende private a decidere cosa le persone possono o non possono dire online.

Ancora prima di acquistare Twitter a fine ottobre, Elon Musk aveva sostenuto la necessità di una maggiore libertà , affermando più volte che l’approccio alla moderazione dei contenuti della piattaforma – che è piccola ma importante perché utilizzata molto da politici, imprenditori e giornalisti – limitava eccessivamente la libertà d’espressione dei suoi utenti.

A novembre, poi, Musk aveva annunciato che la piattaforma avrebbe offerto un’«amnistia generale» a tutti gli account che erano stati sospesi per cose diverse dalla pubblicazione di contenuti illegali o di «spam eclatante»: sono principalmente stati ripristinati i profili di vari personaggi di estrema destra, tra cui l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Le nuove misure vogliono limitare molto i casi in cui si sospende un account, ricorrendovi solo in caso di partecipazione ad attività illegali, incitamento o minaccia di violenza o danno e coinvolgimento in molestie mirate di altri utenti.

I moderatori di contenuti assunti da Twitter hanno da anni a disposizione diversi strumenti per limitare la visibilità di un tweet o di un account che viola le proprie regole oltre alla sospensione: si può per esempio decidere di eliminare solo il singolo tweet, avvisare l’utente che potrà ricominciare a usare il proprio account non appena avrà cancellato un tweet che viola le regole della comunità, o ricorrere al cosiddetto “shadowbanning”, smettendo di far apparire i tweet di qualcuno nel feed principale.

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