Sayfullo Habibullaevic Saipov, l’uomo uzbeko che nel 2017 uccise 8 persone in un attacco terroristico a New York, sarà condannato alla pena di morte o all’ergastolo

Una foto di Sayfullo Saipov mostrata durante una conferenza stampa sull'attentato di New York (AP Photo/Craig Ruttle, File)
Una foto di Sayfullo Saipov mostrata durante una conferenza stampa sull'attentato di New York (AP Photo/Craig Ruttle, File)

Giovedì è stato condannato per omicidio Sayfullo Habibullaevic Saipov, un uomo di origine uzbeka che alla fine di ottobre del 2017 uccise 8 persone investendole con un furgone su una pista ciclabile di New York, in un percorso lungo il fiume Hudson. All’epoca Saipov disse di aver progettato l’attacco dopo essere stato ispirato da alcuni video dello Stato Islamico (ISIS) che aveva visto sul suo telefono. Il suo fu definito il più grave attacco terroristico avvenuto a New York dopo quello dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle. Ora Saipov dovrà affrontare un processo federale in cui verrà stabilito se sarà condannato alla pena di morte o all’ergastolo: la pena di morte è stata abolita nel 2007 nello stato di New York, ma è ancora possibile per i reati federali. Il processo, che inizierà il 6 febbraio, sarà il primo a livello federale a decidere su una pena di morte da quando Joe Biden è diventato presidente degli Stati Uniti.

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