Un uomo libico accusato di aver costruito la bomba che nel 1988 causò l’esplosione del volo Pan Am 103 a Lockerbie, in Scozia, è ora detenuto dalla polizia americana

I resti dell'aereo Pan Am 103 a Lockerbie, il 22 dicembre 1988 (Piers Cavendish/ZUMAPRESS.com, ANSA)
I resti dell'aereo Pan Am 103 a Lockerbie, il 22 dicembre 1988 (Piers Cavendish/ZUMAPRESS.com, ANSA)

Il cittadino libico Abu Agila Masud, accusato di aver costruito la bomba che nel 1988 causò l’esplosione del volo Pan Am 103 sopra Lockerbie, in Scozia, è ora detenuto dalla polizia americana. Già due anni fa gli Stati Uniti avevano formalizzato le accuse contro Masud, che però era in libertà e in Libia: un mese fa era stata diffusa la notizia che fosse stato catturato da una milizia locale, ed era stato quindi anticipato che avrebbe potuto essere consegnato alle autorità americane che vogliono processarlo.

Il volo Pan Am 103 era partito il 21 dicembre 1988 da Londra ed era diretto a New York, ma esplose sopra la piccola località di Lockerbie, vicino al confine tra Scozia e Inghilterra. Morirono tutte e 259 le persone a bordo, e altre 11 che erano a terra e furono colpite dai detriti. È tuttora uno dei più gravi attentati terroristici avvenuti in Europa.

Abdelbaset al-Megrahi, un ex agente dei servizi segreti libici, fu l’unico a essere condannato per la strage, e dopo essere stato estradato dalla Libia nel 1999 iniziò a scontare l’ergastolo nel Regno Unito. Fu poi liberato per motivi di salute nel 2009, e morì tre anni dopo. Si dichiarò sempre innocente, e la sua condanna fu accompagnata e seguita da estesi dubbi. Il dittatore libico Muammar Gheddafi ammise nel 2003 le responsabilità sull’attentato, pur negando di averlo ordinato personalmente, e pagò dei risarcimenti alle vittime.