David DePape, l’uomo che ha aggredito in casa sua Paul Pelosi, il marito di Nancy Pelosi, è stato incriminato per aggressione e tentato rapimento

David DePape (Michael Short/San Francisco Chronicle via AP)
David DePape (Michael Short/San Francisco Chronicle via AP)

Lunedì il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato per i reati federali di aggressione e tentato rapimento David DePape, il 42enne canadese che venerdì scorso aveva fatto irruzione nell’abitazione della speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi e aveva aggredito suo marito Paul Pelosi. I due reati prevedono rispettivamente pene fino a 30 e 20 anni di carcere, e alle accuse federali potrebbero aggiungersene altre a livello statale.

Dopo aver fatto irruzione in casa della famiglia Pelosi in uno dei quartieri più ricchi di San Francisco, mentre Nancy Pelosi era fuori città, DePape aveva colpito con alcune martellate il marito Paul, che era stato portato in ospedale e operato alla testa (non sembra che sia in pericolo di vita).

Secondo le ricostruzioni attuali DePape è un frequentatore e autore di contenuti online antisemiti e di estrema destra, sostenitore dell’ex presidente Repubblicano Donald Trump e seguace di varie teorie complottiste riguardo alla politica americana, comprese quelle di QAnon. Fra queste, in alcuni post condivisi online, aveva citato spesso la teoria falsa delle “elezioni rubate” da parte di Joe Biden a Trump, non riconoscendo l’esito elettorale.

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