Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, è stato dichiarato decaduto

(Leo Claudio De Petris/Pacific Press via ZUMA Wire)
(Leo Claudio De Petris/Pacific Press via ZUMA Wire)

Il sindaco di Latina Damiano Coletta, eletto nel 2016 e poi di nuovo nel 2021, è stato dichiarato decaduto dal tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio. Insieme a lui è stato dichiarato decaduto anche l’intero consiglio comunale.

Coletta, eletto con una coalizione di centrosinistra, è stato dichiarato decaduto dopo che – accogliendo un ricorso presentato da alcuni consiglieri non eletti – il TAR ha annullato l’esito del voto in 22 sezioni di Latina durante le elezioni dell’ottobre 2021. «Secondo la sentenza» scrive Repubblica «si deve affermare che non risulta soddisfatto il requisito della corrispondenza tra le schede autenticate, quelle utilizzate per il voto e quelle non utilizzate in alcune sezioni».

Coletta ha 67 anni ed è un cardiologo ed ex calciatore professionista. Nel 2016 vinse al ballottaggio presentandosi a capo di una lista civica e approfittando di una serie di scandali di corruzione che avevano coinvolto la destra, diventando il primo sindaco di Latina a non essere espresso dal centrodestra. Nel 2021 Coletta si era ricandidato col sostegno del Partito Democratico e aveva vinto contro Vincenzo Zaccheo, ex sindaco e candidato di destra e centrodestra.

Ora, a meno che Coletta non presenti e vinca ricorso presso il Consiglio di Stato, il comune di Latina sarà commissariato in attesa di nuove elezioni.