Uno dei sospettati ha confessato di aver partecipato all’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia

(Dan Kitwood/Getty Images for the Daphne Project)
(Dan Kitwood/Getty Images for the Daphne Project)

George Degiorgio, uno degli uomini accusati di aver ucciso la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, ha confessato di aver avuto un ruolo nell’attivazione della bomba che fece esplodere la sua macchina nell’ottobre del 2017. George Degiorgio era stato accusato di aver eseguito l’omicidio su commissione di un presunto mandante insieme al fratello Alfred e a un altro collaboratore, Vince Muscat. Muscat aveva ammesso di essere colpevole nel 2020 e aveva collaborato con gli inquirenti ottenendo una pena ridotta: 15 anni di carcere. La confessione di Degiorgio rientra nel tentativo dei suoi avvocati di chiedere un accordo simile a quello di Muscat.

Intervistato da Reuters, Degiorgio ha detto di averlo fatto solo per lavoro, che avrebbe chiesto ai mandanti dell’omicidio un compenso molto più alto se avesse saputo che la vittima era così famosa e che pensava che fosse una criminale.

Daphne Caruana Galizia aveva 53 anni ed era una delle giornaliste più conosciute a Malta, per via delle sue inchieste sulla corruzione e soprattutto sull’evasione fiscale internazionale sull’isola legata ai Panama Papers, i documenti riservati che avevano rivelato una rete internazionale di società off shore e loro beneficiari. Era stata la prima a rivelare il coinvolgimento di alcuni importanti membri del governo dell’allora primo ministro Joseph Muscat.