L’Oklahoma ha approvato una legge che vieta quasi del tutto l’aborto, considerata la più restrittiva finora negli Stati Uniti

Il governatore dell'Oklahoma Kevin Stitt che mostra una legge contro l'aborto da lui appena firmata (AP Photo/Sue Ogrocki)
Il governatore dell'Oklahoma Kevin Stitt che mostra una legge contro l'aborto da lui appena firmata (AP Photo/Sue Ogrocki)

Giovedì il Congresso dello stato americano dell’Oklahoma, a maggioranza Repubblicana, ha approvato con 73 voti favorevoli e 16 contrari un’altra legge che vieta quasi del tutto l’aborto: è la terza volta in tre mesi che l’Oklahoma aggiorna la sua legislazione contro l’interruzione di gravidanza, che ora è considerata la più restrittiva tra quelle approvate in tutti gli Stati Uniti.

La nuova legge impone il divieto di abortire a partire dal momento del concepimento, dall’istante cioè in cui lo spermatozoo incontra l’ovulo, con pochissime eccezioni: casi di gravi emergenze mediche per cui è a rischio la vita della donna oppure casi di stupro o incesto, ma solo se già denunciati alla polizia.

La legge dovrà ora essere firmata dal governatore Kevin Stitt, Repubblicano, che lo farà con tutta probabilità all’inizio della prossima settimana. Stitt ha detto di voler trasformare l’Oklahoma nello «stato più anti-aborto degli Stati Uniti».

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