(ANSA/ TINO ROMANO)

Le nuove restrizioni in vigore da oggi

Iniziano a essere notificate le multe a chi ha più di 50 anni e non è vaccinato, e serve il Green Pass per accedere a gran parte dei negozi, tra le altre cose

Da oggi, martedì 1º febbraio, entrano in vigore diverse nuove restrizioni decise nei mesi scorsi dal governo per contenere la pandemia da coronavirus: tra le altre cose, iniziano a essere notificate le multe per le persone con più di 50 anni che non sono vaccinate con due dosi e diventa obbligatorio mostrare il Green Pass “base”, quello che si ottiene anche dopo essere risultati negativi a un test antigenico o molecolare per il coronavirus, per accedere a gran parte dei negozi e a uffici pubblici, poste, banche, ma non ai servizi essenziali. Sempre da oggi la validità del Green Pass “rafforzato”, che si ottiene dopo aver completato il ciclo vaccinale o dopo essere guariti dal COVID-19, passerà da 9 a 6 mesi.

Lunedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inoltre firmato un’ordinanza che estenderà fino al 10 febbraio la chiusura delle discoteche e il divieto di concerti all’aperto, oltre all’obbligo si indossare le mascherine all’aperto, anche in zona bianca. Tutte queste misure erano state introdotte dal governo prima di Natale e scadevano il 31 gennaio.

Le multe per i non vaccinati
Le nuove restrizioni sono contenute in un decreto legge dello scorso 8 gennaio, con cui il governo aveva introdotto l’obbligo di vaccinazione per le persone con almeno 50 anni. Anche se l’obbligo era entrato in vigore il giorno stesso della promulgazione del decreto, erano state concesse alcune settimane di tempo prima di cominciare con i controlli e le sanzioni, in modo da dare il tempo a tutte le persone non vaccinate di farlo.

Le persone con più di 50 anni che ad oggi non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino sono 1,9 milioni, il 6,9 per cento del totale (pari a 27,8 milioni di persone).

I controlli verranno effettuati dall’Agenzia delle Entrate incrociando i dati delle persone residenti in Italia con quelli delle anagrafi vaccinali regionali o provinciali tramite il sistema delle tessere sanitarie. Chi risulterà inadempiente riceverà una sanzione di 100 euro non ripetibile. L’obbligo di vaccino finirà il 15 giugno 2022, e chi compie 50 anni tra oggi e il 15 giugno vi sarà comunque sottoposto.

Non è obbligato a vaccinarsi sia chi non può per ragioni di salute, sia chi è recentemente guarito dal COVID, e che dunque deve aspettare almeno 120 giorni prima della guarigione per vaccinarsi.

– Leggi anche: In Italia le persone con più di 50 anni non vaccinate sono ancora molte

Oltre a chi non ha ricevuto neanche una dose di vaccino, sarà sanzionabile anche chi non ha completato il ciclo vaccinale secondo i tempi stabiliti: per esempio, chi ha fatto la prima dose ma non la seconda, o chi ha fatto le prime due ma poi ha lasciato scadere il Green Pass e non ha fatto la dose di richiamo.

C’è infatti da considerare che sempre da oggi il Green Pass vale 6 mesi dal completamento del ciclo e non più 9: ciò significa che oggi scadrà il Green Pass di tutte quelle persone che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino a luglio o prima, ma non hanno ancora ricevuto la dose di richiamo. Tra queste ci sono 2,1 milioni di persone con più di 50 anni, che quindi ora potrebbero essere multate.

Dove diventa obbligatorio il Green Pass
Per quanto riguarda l’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass, da oggi quello “base” sarà necessario per accedere alla maggior parte dei negozi, oltre che a servizi come poste, banche e uffici pubblici. Il 21 gennaio il governo ha pubblicato però un elenco delle attività considerate “essenziali” dove continuerà a non essere obbligatorio il Green Pass: tra queste ci sono negozi di alimentari, farmacie, edicole, benzinai, ottici e mercati all’aperto. Non servirà nemmeno per presentare una denuncia, per testimoniare a un processo e per sottoporsi a una visita medica.

Lo scorso 20 gennaio il Green Pass base era già diventato obbligatorio per accedere ai servizi legati alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre dal 10 gennaio era necessario quello “rafforzato” per diversi altri servizi: per accedere ai mezzi di trasporto pubblico, ad alberghi e strutture ricettive, a bar e ristoranti, musei, parchi tematici e di divertimento, piscine all’aperto, impianti sciistici, centri benessere al chiuso e centri termali e per prendere parte ad attività sportive.

Le regole per gli arrivi dai paesi dell’Unione Europea
Da oggi entra in vigore anche una nuova regola per i viaggiatori che arrivano in Italia da paesi dell’Unione Europea: basterà avere il Green Pass e non ci sarà più l’obbligo di effettuare un test antigenico o molecolare per il coronavirus: per Green Pass si intende la certificazione valida in tutta l’Unione Europea che attesta che una persona è stata vaccinata o è guarita dall’infezione da coronavirus, o che è risultata negativa al virus tramite un tampone molecolare o antigenico.

L’obbligo di presentare un test negativo all’arrivo in Italia era stato introdotto dal governo italiano a metà dicembre, senza essere stata concordato con gli altri paesi dell’Unione, e perciò molto criticato dalla Commissione Europea.

Le questioni ancora in sospeso
Il Consiglio dei ministri si dovrebbe riunire nuovamente mercoledì, ma questa volta per approvare nuove norme più complesse, e su cui ci sono ancora molte discussioni in corso. Potrebbe essere decisa una modifica al sistema dei colori delle regioni e potrebbero essere uniformate e semplificate diverse regole sulla quarantena a scuola (che attualmente variano a seconda del livello di istruzione e la cui complessità sta causando non pochi problemi).

Dovrebbe inoltre essere decisa un’estensione della validità del Green Pass per chi ha fatto la dose di richiamo: dato che al momento una quarta dose non è stata approvata, a marzo potrebbe scadere il Green Pass di chi l’aveva fatta a settembre (le persone immunodepresse), visto che da oggi la certificazione dura 6 mesi. Tra le ipotesi che il governo sta valutando c’è quella di estenderne la validità fino al 31 marzo, data in cui per ora è fissata la fine dello stato di emergenza, o al 15 giugno, quando scadrà l’obbligo vaccinale per le persone di almeno 50 anni.

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