Damon Galgut ha vinto il Booker Prize per il suo romanzo “La promessa”

(John Phillips/Getty Images)
(John Phillips/Getty Images)

Lo scrittore sudafricano Damon Galgut ha vinto il Booker Prize, il principale premio letterario del Regno Unito e uno dei più importanti al mondo, per il suo romanzo La promessa, pubblicato in Italia da Edizioni E/O. Il romanzo racconta la storia di una famiglia sudafricana i cui membri, col passare dei decenni, si ritrovano solo per alcuni funerali. Una famiglia la cui storia ha tra l’altro molto a che fare con una promessa non mantenuta fatta a un servitore nero. Edizioni E/O – che pubblicherà anche il libro che sempre oggi ha vinto l’importante premio francese Goncourt – lo presenta come «un dramma epico che si dispiega al ritmo dell’incessante marcia della storia nazionale».

Già due volte finalista al Booker Prize, Galgut ha 57 anni e La promessa è il suo nono libro. La sua «prosa sperimentale», ha scritto il New York Times, ha portato alcuni critici letterari a metterlo in relazione con Virginia Woolf, James Joyce e William Faulkner, oltre che con il suo connazionale J.M. Coetzee.

Il Booker Prize esiste dal 1969 ed è assegnato ogni anno a un libro di narrativa scritto in inglese e pubblicato nell’anno del premio. Solitamente si tratta di un romanzo, ma anche libri di narrativa di ampio respiro ibridi o sperimentali sono ammessi, mentre le raccolte di racconti no. Come succede in Italia per il Premio Strega, nei mesi che precedono la premiazione viene diffusa prima una lista di dodici (o tredici, o quattordici) semifinalisti e poi una di sei finalisti (allo Strega di norma sono una “cinquina”).

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